Achille Lauro diventa imprenditore di abiti ma la sua holding perde 93mila euro
Una nuova società di «moda digitale» per il cantante e performer Lauro De Marinis, in arte «Achille Lauro», protagonista della prima serata del Festival di Sanremo. Qualche settimana fa, infatti, è stata costituita a Milano davanti al notaio Claudio Letterio la LG2 Tech di cui Lauro ha il 51% mentre Giambattista De Stefani e Leonardo Vigolo detengono ciascuno il 24,5%. La newco ha come oggetto “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un servizio sartoriale realizzato attraverso lo sviluppo e la produzione di un’applicazione innovativa ad alto valore tecnologico”.
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Lo statuto spiega che la società è titolare «di un nuovo sistema di presa misure e messa in prova digitale a favore del cliente» che gli consente «di poter provare, supportato da abiti intelligenti di nostra produzione e distribuzione, abiti adattati alle misure del proprio corpo». Tra i soci del performer c’è De Stefani, che è anche amministratore della De Marinis srl, la «holding» di Lauro che però nel 2020 ha perso 90mila euro su 573mila euro di ricavi.
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La società, che controlla fra l’altro l’immobiliare Dmre, De Marinis Mgmt e De Marinis Publishing, è recentemente entrata col 14,2% in Milano K3, agenzia di music management che gestisce tra i molti cantanti anche Lauro, e con lo 0,75% nell’azienda agricola romana TheCircle che vende prodotti sostenibili tramite coltura acquaponica. Cristiana Zambon, madre di Lauro, è amministratore unico della De Marinis e della LG2 Tech.