verso un'altra proroga
Maria Rita Gismondo spiana il governo sull'obbligo di mascherina all'aperto: ma gli appestati siamo solo noi?
Il governo nel Consiglio dei ministri di lunedì 31 gennaio su molte misure anti-Covid, tra cui quella che sembra ora dopo ora una certezza: l’obbligo di mascherine all’aperto sarà prorogato, così come l’allungamento dello stop alle discoteche che anziché finire oggi potrebbe venire prorogato fino al 15 febbraio (dopo San Valentino, data simbolo per il settore più martoriato dalle chiusure che sperava di riaprire per la festa degli innamorati).
Ma a questo punto della pandemia servono davvero le mascherine ovunque? La microbiologa Maria Rita Gismondo è critica sulla proroga che dovrebbe uscire dal Cdm: "Noi in Italia continuiamo ad andare in senso opposto rispetto agli altri Paesi. E il fatto che, rispetto ad altri Paesi, noi persistiamo con queste restrizioni non fa altro che aumentare stress e paure come se fossimo gli unici appestati". Si tratta di un imposizione "Inutile" attacca la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. Meglio raccomandare di mantenere le distanze e indossarla a meno di due metri di una persona o in luoghi affollati.
Parla di "misura senza dubbio sovradimensionata" l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata. "Possiamo capirla nel periodo critico dell’impennata dei contagi e dei rischi non sempre prevedibili che giungono dalle nuove varianti" come Omicron, "oggi però, con tutti gli indici in discesa, e con manifestazioni cliniche limitate ai pochi non vaccinati, continuare a stressare l’obbligo della mascherina all’aperto non so se può rivelarsi davvero utile ed essenziale".
Leggi anche: Obbligo di mascherine all'aperto, spunta la proroga: doccia fredda nel Cdm. Discoteche e scuola, cosa cambia
Insomma bocciatura totale per la decisione che il governo di Mario Draghi apre essere intenzionato a prendere. Ma si leva anche qual he voce pro, come quella del virologo e direttore Anpas Fabrizio Pregliasco. "C’è desiderio di tornare alla normalità ma non siamo ancora nelle condizioni per farlo. Beviamo ancora questa medicina amara per qualche dose e aspettiamo la primavera. Intanto però confermerei l’uso delle mascherine all’aperto, almeno fino a marzo" è il suo pensiero espresso a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Ma Pregliasco, da molti considerato uno strenuo "rigorista", apre all'apertura delle discoteche: "Se si vuole dare un segno, una prova di normalità, si può provare ad aprirle da San Valentino".