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Green pass e obbligo vaccinale, ci siamo: dall'1 febbraio scatta la stretta. Cosa possono fare i no vax

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Scatta la data delle nuove regole su certificato verde. Da martedì 1 febbraio servirà il green pass per andare a ritirare la pensione negli uffici postali, per andare in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette. Non per supermercati e negozi di alimentari: le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite senza bisogno di esibire il certificato verde. Principio che vale, per esempio, sull'andare in una caserma per sporgere denuncia. Ma per tutto il resto - sigarette, libri e giornali compresi - servirà il passaporto vaccinale base (che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid, o con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido).

Ingresso libero ai no vax nei negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande come ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari, così come ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati. Detto questo, in tutti questi esercizi chi non ha il green passi potrà acquistare ogni tipo di merce, non solo quelle "essenziali". 

Per le persone che accederanno senza green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del certificato se omette il controllo.

Dall'1 febbraio 2022 la durata del green pass vaccinale e del green pass da guarigione post vaccinazione sarà ulteriormente ridotta da 9 a 6 mesi.

Sempre da martedì 1 febbraio scatta l'obbligo vaccinale per gli over 50 residenti in Italia. L'obbligo rimarrà in vigore fino al 15 giugno prossimo. Senza limiti di età, invece, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario, così equiparato a quello scolastico. Per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. 

Dal 15 febbraio, sempre per gli over 50, sarà obbligatorio al lavoro essere in possesso del green pass rafforzato, cioè la certificazione verde che si ottiene solo attraverso vaccinazione o guarigione entro 6 mesi. Pena la sospensione dello stipendio. 

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