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Non solo anti-Covid, via ai test per il vaccino a mRna contro l'Aids

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Prendono il via i test per un vaccino contro il virus dell’Aids con la tecnologia del Rna messaggero, la stessa dei vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna. Ad annunciarlo è la stessa Moderna: lo studio di Fase 1 su mRNA-1644, il candidato vaccino, è sponsorizzato da Iavi (International Aids Vaccine Initiative) e si svolge in quattro sedi negli Stati Uniti. Saranno reclutati 56 volontari adulti sani e HIV-negativi. 48 partecipanti riceveranno una o due dosi di mRNA-1644, 32 di loro riceveranno il boost mRNA-1644v2-Core. Altri otto volontari riceveranno solo il richiamo immunogeno. Le risposte immunitarie dei partecipanti ai candidati vaccini saranno esaminate in dettaglio molecolare per valutare se gli obiettivi di risposta sono stati raggiunti. Per sicurezza, i partecipanti saranno monitorati per sei mesi dall’ultima vaccinazione.

 

 

La IAVI, un’organizzazione di ricerca scientifica senza scopo di lucro, fa sapere che le prime dosi sono state già somministrate in una sperimentazione clinica di antigeni del vaccino HIV sperimentale presso la George Washington University (GWU), Scuola di Medicina e Scienze della Salute a Washington DC. Lo studio di fase 1, IAVI G002, è volto a verificare l’ipotesi che la somministrazione sequenziale di prime dosi e dosi booster di immunogeni dell’ Hiv forniti dall’RNA messaggero (mRNA) possa indurre classi specifiche di risposte delle cellule B e guidare la loro maturazione precoce verso lo sviluppo di anticorpi ampiamente neutralizzanti (bnAb). L’induzione di bnAbs è ampiamente considerata un obiettivo della vaccinazione contro l’ HIV, e questo è il primo passo in quel processo. 

 

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