numeri sotto le aspettative
I pediatri italiani sono preoccupati sul vaccino ai bambini: “Numeri troppo bassi. Perché avete paura?”
«L’affluenza dei bambini dai 5 agli 11 anni alle vaccinazioni anti-Covid è solo del 20%, uno su 5. È troppo bassa». È l’allarme lanciato da Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che rivolge un appello alle famiglie: «Cari genitori, avete paura delle guardie o dei ladri? Perché il vaccino è la guardia, ma il Covid-19 è il ladro. Gli effetti collaterali del vaccino sono vicini allo zero. Inoltre - ricorda - la dose per i più piccoli è un terzo di quella somministrata agli adulti e i bambini sono soggetti sani. Non siate esitanti, per il bene che tutti i pediatri vogliono ai vostri bambini, vaccinateli contro il Covid-19. Solo così i vostri figli potranno vivere una vita sociale più serena a scuola, in famiglia e con i nonni».
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Secondo la Sipps, nella fascia d’età 12-18 anni va meglio. «Fortunatamente gli adolescenti chiedono di essere vaccinati - afferma Di Mauro -. Molti stanno già facendo la terza dose per sentirsi più sicuri. Ricordo che il ciclo base di tutti i vaccini prevede tre dosi, facendole si raggiungerà un livello ottimale». Il pediatra spiega ai genitori che Covid-19, «anche se generalmente è paucisintomatico nei bambini, sarebbe preferibile che non entrasse nel loro sistema immunitario, perché può causare problemi anche a breve, medio e lungo termine. Essendo un virus sinciziale - chiarisce il pediatra - a medio-lungo termine causa una cascata infiammatoria di cui non possiamo prevedere le conseguenze a livello cardiaco e respiratorio. Basti pensare alla bronchiolite: tutti i bimbi che la prendono nel primo anno di vita hanno poi, negli anni successivi, problemi respiratori più frequenti rispetto ai bambini che non l’hanno contratta».
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Avendo un vaccino che previene la patologia, «dobbiamo sfruttare questa possibilità per fare di tutto per evitare la malattia, in generale, e soprattutto le forme gravi e le conseguenze - esorta il presidente Sipps -. I genitori non devono essere titubanti, il vaccino induce nell’organismo la produzione di anticorpi e stimola le cellule del nostro sistema immunitario, aumentando le difese naturali del bambino contro questa grave malattia».