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Speculazioni in borsa sui tamponi Covid. A processo l'ad di Diasorin e il presidente del policlinico di Pavia

Valeria Di Corrado
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Avrebbero rivelato la notizia che Diasorin aveva messo a punto un test diagnostico per il Covid prima che il 7 aprile 2020 venisse diffusa una nota ufficiale. Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Milano Domenico Santoro ha rinviato a giudizio per insider trading Alessandro Venturi, presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, e Carlo Rosa, amministratore delegato della multinazionale farmaceutica Diasorin. 

Da quanto sarebbe emerso dall’inchiesta, coordinata dai pm milanesi Giordano Baggio e Stefano Civardi, all’inizio di aprile del 2020, pochi giorni prima che venisse annunciato il lancio di un nuovo test sierologico per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal Covid - realizzato dalla Diasorin in collaborazione con il San Matteo - Rosa avrebbe rivelato la notizia all’amico Carlo Ciceri e Venturi avrebbe contattato Andrea Gambini, presidente dell’Ircss Carlo Besta di Milano, consigliandogli di acquistare azioni della Diasorin. A sua volta Gambini avrebbe comunicato la notizia a Francesco Bombelli, consigliere dell’ospedale milanese Besta. Sia Gambini che Bombelli avrebbero acquistato azioni della Diasorin, rivendendole dopo il rialzo registrato nei giorni successivi. I tre avrebbero guadagnato cifre che si aggirano tra i 1.300 e i 2.700 euro in pochi giorni.

Le contestazioni nate dai messaggi trovati in alcuni telefono sequestrati nel settembre 2020 dal nucleo di Polizia valutaria della Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sulla collaborazione tra Diasorin e l’ospedale San Matteo di Pavia. Il presidente del Policlinico di Pavia Venturi il 2 aprile 2020 avrebbe comunicato ad Andrea Gambini, «al di fuori del normale esercizio del lavoro», con un messaggio Whatsapp: «È pronto il sierologico di Diasorin. Validato oggi», prima della comunicazione ufficiale del 7 aprile a mercati chiusi. La prima udienza sarà il 14 aprile prossimo davanti alla prima sezione del tribunale di Milano. 

Anche la struttura commissariale per l'emergenza Covid della presidenza del Consiglio dei ministri ha acquistato dei kit diagnostici da Diasorin: la prima fornitura risale al 6 luglio 2020 e vale 15,9 milioni di euro, la seconda da 11 milioni è del 31 marzo 2021 e la terza fornitura risale al 28 luglio 2021 e vale 13,7 milioni di euro; per un totale di oltre 40 milioni di euro pagati dallo stato all'azienda farmaceutica di Vercelli.

 

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