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Quarta dose vaccino Covid, il parere degli esperti contro il nuovo richiamo: "Per ora serve a poco"

Giada Oricchio
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Varianti Delta e Omicron del Covid-19: cosa fare? La quarta dose di vaccino è all'orizzonte? E se sì a distanza di quanto tempo dalla terza? Devono farla tutti o solo le categorie più fragili? Secondo scienziati, immunologi e virologi è presto per dare risposte certe e precise a queste domande. Il virus circola ancora e più viaggia più muta. A sua volta, il cambiamento può essere un’evoluzione più o meno aggressiva, lo stabiliscono solo gli studi sui contagiati.

Al momento, i dati sull’impatto di Omicron portano a ritenere necessaria un’altra dose di richiamo del vaccino, però c’è uno scoglio grande come una casa. Il report sui vaccini anti-Covid firmato da tutte le agenzie del farmaco al termine del summit mondiale sotto l’egida dell’ “International Coalition of Medicines Regulatory Authorities” il 12 gennaio, ha chiarito: “La somministrazione di multiple dosi booster a brevi intervalli di tempo non è un approccio sostenibile a lungo termine”. E così si attende. La Commissaria Ue alla salute, Stella Kyriakides, ha dichiarato in videoconferenza con i  ministri della Salute degli Stati membri: “La scienza è chiara sui prossimi passi, dobbiamo aumentare la campagna di vaccinazione e provvedere a un booster aggiuntivo, soprattutto per i più vulnerabili. Se vedremo dati conclusivi sulla necessità di una quarta dose, dobbiamo essere pronti”.

Sulla stessa linea Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute che, in un’intervista a Radio Cusano Campus, ha detto: “Oggi parlare di quarta dose per tutti è estremamente prematuro e fuorviante, non fa altro che portare incomprensioni. Potrebbe essere utile per determinati soggetti. Se oggi mi chiedete se a ottobre dovremo fare un’altra dose di vaccino, io rispondo che è ipotizzabile”.

Nel frattempo, Israele ha diffuso i primi dati sulla quarta dose di vaccino anti Covid a operatori sanitari, over 60 e pazienti fragili e i risultati sono abbastanza deludenti. Si legge sul “Corriere.it”: “Il secondo booster non sembra fornire molta protezione contro il contagio da variante Omicron. Sebbene abbia fatto aumentare fino a cinque volte il livello degli anticorpi neutralizzanti, il risultato non è sufficiente a contrastare l’infezione da Omicron. Per ora, l’Italia è lontana dalla quarta dose. Il commissario all’emergenza Covid, il generale Figliuolo, si sta concentrando nell'implementazione della campagna per il booster (si ricorda che tre iniezioni sono normali per un vero completamento del ciclo vaccinale, nda) che sta reggendo bene di fronte a Omicron: non tanto nel limitare l’infezione quanto nel diminuire il tasso di mortalità.  

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