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Sorpresa nel bollettino Covid, perché si vede la luce. Ma quattro Regioni vanno in arancione

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Dal bollettino Covid quotidiano pubblicato venerdì 21 gennaio dal ministero della Salute emergono nuovi segnali di stabilizzazione, che potrebbero preludere alla discesa della curva epidemica in Italia. Insomma, il picco potrebbe essere arrivato. I nuovi casi sono 179.106, contro i 188.797 di ieri e soprattutto i 186.253 di venerdì scorso: il 4% in meno. Con 1.117.553 tamponi effettuati, 7mila più di ieri, tanto che il tasso di positività scende di un punto, dal 17% al 16%.

 

Sempre alto il numero dei decessi: 373 (ieri 385), per un totale di 142.963 vittime dall’inizio dell’epidemia. Le terapie intensive sono 9 in più (ieri +10) con 148 ingressi del giorno, e salgono a 1.707, mentre dopo diverse settimane si registra un calo dei ricoveri ordinari, 174 in meno (ieri +159), 19.485 in tutto.

 

Per quanto riguarda l'adozione delle misure contro il contagio, sono comunque quattro le Regioni che superano le soglie dei parametri che aprono al passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Nel dettaglio sono Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. La Valle d’Aosta dovrebbe evitare la zona rossa.

 

 

Alla luce dei dati presentati dall’Iss, infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che prevede il passaggio di Puglia e Sardegna in giallo. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia si tingono invece di arancione. In questo quadro, la struttura del Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato l’aumento dei vaccinati: nell’ultima settimana (dal 14 al 20 gennaio) sono state somministrate oltre 4,2 milioni di dosi. Di queste, 3,4 milioni sono booster. Una media di oltre 610mila dosi al giorno. Le somministrazioni ai bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, sono state oltre 325 mila, di cui circa 215 mila prime dosi e 109 mila seconde. Si riduce lo zoccolo duro dei non vaccinati tra gli over 50, grazie anche all’introduzione dell’obbligo: rispetto a 7 giorni, infatti, sono passati da 2.017.973 a 1.862.705. In questo scenario si inserisce anche un altro dato interessante: i medici sospesi dall’albo perché non vaccinati sono 1.913, lo 0,4% degli iscritti. Lo comunica la Fnomceo, che sottolinea come al momento siano tuttavia 33.534 gli inadempienti (il 7,2% del totale).

 "Penso si possa escludere che da lunedì il Lazio passi in zona arancione" ma il rischio c’è nelle prossime settimane, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. In zona bianca Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

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