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Green pass obbligatorio pure al tabaccaio. Per ritirare la pensione si andrà liberamente alle Poste

Angela Barbieri
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Verrà firmato oggi il dpcm legato all'ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l'obbligo vaccinale per gli over 50 dal primo febbraio. Il provvedimento in questione deve elencare nel dettaglio le realtà in cui non sarà richiesto il super green pass (quello che possono esibire i vaccinati o i guariti da Covid) o il semplice green pass (quello di chi ha un tampone negativo) per poter accedervi. Ad allungare i tempi per la firma del dpcm è stato il confronto che ha visto coinvolti i ministeri competenti, ovvero Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo economico sulla lista degli esenti dal green pass base. Che saranno pochi, ridotti quasi al lumicino. La lista dei negozi dove si potrà entrare senza certificato verde comprende infatti alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, negozi di carburante per il riscaldamento, articoli per animali, ottici, mercati all'aperto, ambulanti ed edicole, ma rigorosamente, anche queste ultime, all'aperto. Escluse le tabaccherie: per comprare un pacchetto di sigarette sarà necessario mostrare un tampone negativo, essere vaccinati o guariti dal Covid.

 

 

Ma dal tabaccaio non si va solo per comprare le sigarette. Tutti coloro che amano il gioco, dai «gratta e vinci» al lotto, dovranno rinunciare alle loro abitudini. «Nelle tabaccherie italiane entrano ogni giorno 13 milioni di persone, circa 250 per ogni rivendita. Dovranno attrezzarsi per riuscire a controllare i green pass a tutti i loro clienti. Sarà un vero problema controllare il green pass a ogni cliente, per questo speriamo che il governo ci ripensi», dice Giovanni Risso, presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai. «I tabaccai raramente hanno dipendenti e inoltre per evidenti motivi di sicurezza non possono uscire da dietro il bancone. In queste condizioni, chiedere a ogni cliente di esibire il green pass sarà davvero problematico. Imporlo per entrare nelle 50 mila tabaccherie italiane sarebbe una complicazione ulteriore per la vita dei cittadini e per il servizio dei rivenditori di generi di monopolio», aggiunge.

 

 

Un'altra eccezione, che dovrebbe essere inserita nel dpcm che Draghi firmerà oggi, riguarderebbe la possibilità per i pensionati di ritirare l'assegno all'ufficio postale «nei casi indifferibili o urgenti». Intanto, da questa mattina scatta l'obbligo di green pass base per i servizi alla persona: parrucchieri, barbieri e centri estetici. Un settore profondamente colpito in questi due annidi pandemia. «Siamo quasi in lockdown: un'attività su due lavora al minimo, per carenza di personale e per la riduzione della clientela - dice il presidente nazionale di Confesercenti Immagine e Benessere Sebastiano Liso -. Lo stesso vale per i centri estetici. Questo, unito ai costi di mantenimento dei dipendenti e delle strutture, sta mettendo in ginocchio il settore che, da inizio pandemia, ha perso oltre il 20% delle imprese».

 

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