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Reggio Emilia, "cosa c'era nei polmoni". Bimbo di due anni non respira, operato d'urgenza

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Giada Oricchio
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Dramma sfiorato a Reggio Emilia: un bambino di 2 anni ha inalato una nocciolina, ma è stato salvato dai medici dell’ospedale Santa Maria Nuova. Sabato scorso, i genitori avevano portato il piccolo al Pronto soccorso perché in preda a evidenti difficoltà respiratorie: la nocciolina si era bloccata nel tronco intermedio del sistema bronchiale destro e aveva occluso lo spazio respiratorio. Così i sanitari di Pneumologia interventistica e di Anestesia e rianimazione hanno utilizzato una tecnica innovativa: una speciale sonda dotata di una punta che congelandosi, pesca il corpo estraneo. 

Un’operazione d’urgenza che ha evitato il peggio e restituito il bimbo alle cure dei familiari. L'equipe, diretta dalla dottoressa Annunziata Carrese Cirillo, era composta dal direttore di Pneumologia, dottor Nicola Facciolongo, dal responsabile di Pneumologia Interventistica, dottor Roberto Piro, dallo pneumologo Matteo Fontana, dall'anestesista Elisa Iannella e dall'infermiera Nunzia Scialò.

Il dottor Piro si è detto felice per l’esito ma ha sottolineato: “Ancora una volta a fare un appello a genitori, nonni e parenti sul fatto di non offrire ai bimbi piccoli frutta secca o altri alimenti che per forma, consistenza o dimensioni possano essere a rischio di inalazione. Se gli alimenti non sono adatti o non sono stati tagliati nel modo corretto, il pericolo è sempre dietro l'angolo”.

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