vaccino e libertà
Vittorio Sgarbi a mitraglia: nani, intolleranti! Così spara a zero sul "fanatismo sanitario"
"Nani, fanatici e intolleranti", Vittorio Sgarbi torna a tuonare contro il "fanatismo sanitario" e la mossa dell’Australia, che dopo giorni di tira e molla in tribunale ha cacciato il campione di tennis Novak Djokovic per le note vicende sulla mancata vaccinazione per giocare gli Australian Open.
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"Quando un giorno si scoprirà che era un diritto non vaccinarsi, quando si vedranno i dati delle controindicazioni del vaccino" si capirà che Djokovic aveva ragione, dice il critico d'arte e parlamentare in un video su Facebook. "Lo hanno trattato come un no vax da cacciare, che non può prendere aerei che non può andare da nessuna parte", ma arriverà un momento in cui "si riconoscerà che sono stati ignorati i diritti elementari".
Il tennista è stato accolto nel suo Paese, la Serbia, co grandi festeggiamenti. "Lo hanno celebrato non perché è il loro eroe ma per la sua volontà di ribellarsi a leggi discutibili, come quella per cui bisogna vaccinare un uomo sano". "Il diritto di non vaccinarsi deve essere rispettato - attacca ancora Sgarbi - i serbi hanno rivendicato il diritto di non essere trattati come un popolo inferiore dagli australiani. Quando si scoprirà che il vaccino poteva essere pericoloso, allora ci sarà il riscatto di Djokovic".
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Sgarbi nel video pubblicato su Facebook (di seguito o a questo link) parla di fanatismo sanitario e di forme odiose di prepotenza. "Fanatici pro vax vogliono imporre il vaccino a persone sane, e lo dico da vaccinato" è il ragionamento di Sgarbi. "Abominevole impedite a uno sportivo di gareggiare, Djokovic non è stato offensiva verso qualcuno, non ha limitato il diritto di altri. Nole orgoglio degli uomini i liberi".