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Variante Omicron, spunta il sintomo che può rivelarla. Gli effetti del Covid sull'intestino

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La variante Omicron secondo le evidenze più recenti provocherebbe una malattia meno severa di quella causata da Delta, e in alcuni casi i sintomi sarebbero sovrapponibili con quelli di una influenza più o meno forte, o di un raffreddore, anche perché interesserebbe in misura maggiore i bronchi rispetto ai polmoni. Caratteristica questa che rende ancora più difficile identificare il lignaggio del Covid divenuto dominante in molti Paesi e che in Italia potrebbe essere già alla base dell'80 per cento dei casi positivi rilevati. 

 

Tra i sintomi relativi a Omicron ed evidenziati in studi recenti troviamo inoltre alcune sintomatologie viste con gli altri ceppi del virus, come l'impossibilità di sentire sapori e odori, e disturbi tipici di forme influenzali come mal di testa, brividi e dolori muscolari. Ma tra i sintomi caratterizzanti della variante Omicron evidenziati da quando la mutazione è stata isolata in Sudafrica, a novembre, c'è anche quello della dissenteria come sottolineato da uno studio dei Cdc, i Centers for Disease Control and Prevention americani. Inoltre Nbc Chicago ha osservato che le persone con un sistema immunitario compromesso hanno maggiori probabilità di manifestare disturbi gastrointestinali, mentre la John Hopkins Medicine ha rilevato che circa due pazienti affetti da Coronavirus su dieci soffrono di problemi come la dissenteria.

 

Siamo davanti a una spia importante, dunque, perché se Omicron grazie a sintomi comuni può “mimetizzarsi” con l’influenza stagionale o il raffreddore, il comparire dei disturbi intestinali può far scattare un sospetto più concreto di Covid e la dissenteria potrebbe aiutare a distinguere la variante

 

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