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Il virologo Francesco Menichetti è furioso per i facili entusiasmi su Omicron: ma quale endemia, si muore!

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“Assistiamo alla banalizzazione della variante Omicron, che in molti e da più parti accreditano di scarsa rilevanza dal punto di vista delle capacità patogene di indurre in malattia grave”. Il virologo Francesco Menichetti, già primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa, è infuriato per come venga presa sotto gamba la nuova mutazione del virus, soprattutto da chi non è vaccinato: “Non siamo in una fase endemica. Adesso siamo ancora in una fase epidemica e a guardare il mondo direi epidemico-pandemica, in cui c’è una diffusione al raddoppio. L’endemia potrà essere il futuro quando avremo messo sotto controllo l’epidemia, ovvero quando il virus continuerà a circolare, però a basso livello con delle riaccensioni stagionali. Mi pare che Londra è in difficoltà come impegno delle strutture ospedaliere, non vedo una flessione della diffusione del contagio, di quale endemia parlano? Si parla di endemia - chiarisce l’esperto - quando un patogeno è presente stabilmente e diffusivamente nella popolazione e non scompare mai. L’andamento dell’influenza è endemo-epidemico, cioè il virus c’è sempre un pochino e si riaccende stagionalmente. Se abbiamo tutti gli infetti possibili e immaginabili, quella non è un’endemia”. 

 

 

Il futuro non è totalmente nero secondo il virologo: “L’Italia non è lontana dal traguardo dell’endemia, ma abbiamo ancora milioni di non vaccinati e comunque diversi milioni di persone che si possono infettare o reinfettare. Omicron - sottolinea il medico - può essere lieve, ma può essere anche moderata e grave. E colpisce più duramente i non vaccinati. Possono rischiare anche di morire, come continuiamo a vedere ogni giorno per il Covid si muore. E sia chiaro che «non è vero che Omicron colpisce esclusivamente le alte vie aeree, abbiamo visto - smentisce alcune fake news - polmoniti anche gravi causate da questa variante. Non dobbiamo dimenticare poi che c’è il post-Covid e il long Covid, che sono fenomeni molto più rilevanti di quanto uno ritenga e che possono manifestarsi anche in chi ha avuto l’infezione asintomatica o lieve”.

 

 

Menichetti conclude dimostrandosi allibito nel commentare il fenomeno dei Covid-pary che impazzano su Telegram dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale con lo scopo di infettarsi e poi ottenere il green pass una volta guariti dal virus: “Qui entriamo nell’ambito della psicopatologia, bisognerebbe chiamare a riflettere su questo tipo di comportamenti psichiatri bravi perché siamo davanti a una forma di assoluta distorsione della realtà. Il presupposto è sempre la profonda sfiducia e il profondo timore del vaccino e la fiducia in un’infezione blanda, che è proprio una visione totalmente capovolta. Sono idee prive di senso razionale, perché qualunque vaccino è meglio dell’infezione naturale, anche un vaccino relativamente imperfetto. E poi se una di queste grandi menti illuminate - conclude ironico e amaro Menichetti - torna a casa e ha i genitori sessantenni o settantenni o dei conviventi fragili contribuisce a metterli in pericolo, anche se magari sono parzialmente vaccinati”.

 

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