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Dove serve il super green pass, le nuove regole Covid in vigore dal 10 gennaio

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Con il decreto anti-Covid approvato in Consiglio dei ministri il 5 gennaio scorso, il primo del 2022 e il quinto da fine novembre, il governo ha introdotto nuove misure per far fronte alla quarta ondata del virus e al dilagare della variante Omicron. Misure in molti casi che saranno in vigore da lunedì 10 gennaio e che sono destinate a cambiare le abitudini degli italiani, soprattutto di quelli non vaccinati dal momento che richiedono in maniera più estesa il green pass. Le misure sono in vigore almeno fino al 31 marzo, giorno in cui scade lo stato d’emergenza. 

 

SCUOLA - Lunedì 10 gennaio si torna a scuola in gran parte d’Italia. In quella dell’infanzia, le maestre devono indossare le mascherine Ffp2. Stesso obbligo nelle classi delle primarie e secondarie dove ci siano alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi. Alle materne, in presenza di un positivo in classe, scatta la sospensione delle attività per 10 giorni, mentre alle elementari con un solo caso si applica la sorveglianza, che prevede un tampone al primo e al quinto giorno dalla scoperta del caso, e con due si va in dad per 10 giorni. Per medie e superiori la norma prevede invece tre diversi step: con un caso di positività si continua ad andare a scuola in presenza e si applica l’autosorveglianza e l’obbligo di mascherine Ffp2; con due casi chi è vaccinato con il booster o guarito da meno di 4 mesi resta in classe, i non vaccinati e i vaccinati e guariti da più di 120 giorni vanno invece in dad; con 3 positivi, tutta la classe resta a casa e segue le lezioni da remoto per un tempo massimo di 10 giorni. Fino alla fine di febbraio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.

 

 VACCINO - È scattato l’obbligo di vaccino per tutti gli over 50 residenti in Italia, italiani e stranieri, a eccezione di coloro che sono esentati per motivi di salute. Per chi è guarito dal Covid, l’obbligo scatta a sei mesi dalla data di guarigione. L’obbligo vale fino al 15 giugno e riguarda anche tutti coloro che entro quella data compiranno 50 anni. Da lunedì 10 gennaio, inoltre, i tempi per la somministrazione della dose booster diventano più brevi, rendendo possibile inocularla dopo 4 mesi.

 

GREEN PASS - Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio dal 10 gennaio tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Già indispensabile per salire su treni, insieme alla mascherina Ffp2, ora è necessario per bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, per mangiare anche nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, usufruire di impianti sci, nei luoghi di svago e della socialità.

Quello base, ottenibile anche con un tampone, poi, dal 20 gennaio serve per accedere ai servizi alla persona, dai barbieri, ai parrucchieri, agli estetisti. Dal primo febbraio il super green pass però avrà durata 6 mesi calcolati dall’ultima dose di vaccino ricevuta. Sempre dal primo febbraio, il certificato base è necessario per accedere uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali, tranne che per quelli legati a esigenze essenziali e primarie della persona.

LAVORO - I lavoratori pubblici e privati, compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto i 50 anni, dal 15 febbraio dovranno esibire al lavoro il super green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.

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