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Paralisi nel sonno e Omicron, l'esperta spiega le cause e come prevenire il sintomo più spaventoso

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La malattia provocata dalla variante Omicron sembra meno aggressiva rispetto a quella, più temibile, della Delta. Ma tra i sintomi che ve fono ricondotti al lignaggio individuato in Sudafrica ce ne è uno che ha provocato sconcerto, quello della paralisi del sonno, emerso dalle segnalazioni relative a pazienti positivi in Inghilterra.

 

L'insorgenza dell'effetto collaterale della variante Omicron, che ha anche fare con la fase Rem del sonno, interroga gli scienziati. La dottoressa Kat Lederle, esperta in terapia del sonno, in una intervista al Mail Online ha affermato che "potrebbe essere il virus ad avere un impatto sulla regolazione del sonno nel cervello, dato che sono stati segnalati effetti neurologici da Covid. Ma paralisi del sonno e sudorazioni notturne potrebbero essere per lo più dovute allo stress che deriva dai grandi cambiamenti nel modo in cui stiamo trascorrendo le nostre vite".

 

Le paralisi del sonno rilevate nei pazienti Covid si presentano al risveglio o quando ci si sta per addormentare, e non sarebbero pericolose. L'incapacità di muoversi è infatti temporanea e può durare anche pochi secondi a fronte però di una grande spavento per chi ne incorre che non riesce a controllare il proprio corpo nel quale si sente intrappolato. Il principale consiglio degli esperti per prevenire il fastidioso e terrificante sintomo è quello di dormire un buon numero di ore. Come detto dalla dottoressa Lederle anche le sudorazioni notturne sono tra i sintomi che caratterizzerebbero la malattia indotta dalla variante Omicron del corona-virus.  

 

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