Due italiani su tre in zona gialla. Anche il Lazio non è più "bianco", cosa (non) cambia dal 3 gennaio
Scatta il cambio di colore. "Da domani il Lazio entrerà nella cosiddetta zona Gialla, bisogna essere prudenti, rispettare le regole e non ritardare la prenotazione del vaccino" ha detto l'assessore alla Salute del Lazio Alessio D'Amato annunciando il provvedimento.
Ma cosa cambia per i cittadini del Lazio e delle altre regioni che da lunedì 3 gennaio si troveranno non più in zona bianca? Niente, in realtà, perché l'unica differenza tra area bianca e gialla finora è rappresentata dall'obbligo di mascherina all'aperto che però, con il nuovo decreto Covid, è già attivo in tutta Italia. Senza contare che il super green pass è ormai indispensabile anche per prendere un caffè al bancone del bar.
D'Amato ha assicurato che non i sono problemi di forniture di vaccino: "La dose booster può esser fatta, a parità di efficacia, sia con Moderna che con Pfizer, al momento non abbiamo problemi di forniture. Sono disponibili nel mese di gennaio oltre 1 milione di posti e oltre 50 mila per lo specifico vaccino pediatrico nella fascia 5-11 anni".
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Domenica 9 gennaio ci sarà inoltre un open day in 14 strutture anche per chi ha fatto la seconda dose a distanza di 120 giorni.
Intanto secondo i calcoli della Coldiretti su dati Istat per l’avanzare dei contagi quasi due italiani su tre (63%) per un totale di 37 milioni di persone si trovano in zona gialla. Il cambio di colore da lunedì 3 gennaio riguarderà Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia che si vanno ad aggiungere in zona gialla a Liguria, Marche, Veneto, Calabria, Friuli Venezia Giulia e alle province autonome di Trento e Bolzano.
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