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La variante Omicron si abbatte sulle Regioni. Raddoppia l'incidenza, chi rischia lockdown e chiusure
La variante Omicron dilaga e influenza i trend di crescita dei contagi di Covid-19. Secondo i dati i della cabina di regia per il monitoraggio settimanale forniti dall’Istituto superiore di sanità, infatti, l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare rapidamente: 783 per 100.000 abitanti contro 351 di una settimana fa. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,13 - 1,22), leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente ed ancora al di sopra della soglia epidemica.
Due Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, sette sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Una Regione/Provincia autonoma PA è classificata a rischio basso. In altre parole, siamo nell'ordine dei 783 nuovi contagiati settimanali ogni 100mila abitanti mentre l’occupazione delle terapie intensive a 12,9 per cento e l’occupazione delle aree mediche a 17,1.
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Dal punto di vista sanitario, le regioni che hanno indicatori peggiori sono la Liguria (terapie intensive occupate al 19 per cento, reparti ordinari 28,3) e le Marche (intensive al 20,6%, area medica 22,1 %). Non bene anche il Piemonte: terapie intensive al 16,2 per cento e normali reparti al 20,2.
Considerando insieme i dati, spiccano le situazioni della Lombardia con 1442 casi positivi nella settimana ogni 100mila abitanti, 13,3 % di terapie intensive occupate e 17,5% le aree mediche. Il Lazio ha 518 nuovi casi, terapie intensive a 12,6% e aree mediche al 17,6%
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