Zona bianca, "solo put***nate". "Lei ca**dubbi..." Borgonovo esplode a Zona Bianca, rissa con Gasparri
“Disastro del governo”, “E lei è un caca-dubbi”. Rissa tra Maurizio Gasparri e Francesco Borgonovo a “Zona Bianca”, il programma di approfondimento politico condotto da Giuseppe Brindisi, ogni mercoledì su Rete4. Il senatore di Forza Italia e il giornalista de La Verità si sono scontrati sulle misure antri Covid. Il partito di Silvio Berlusconi ha sposato da subito la linea del rigore: prima la tutela della salute, poi il chiacchiericcio.
Così Gasparri tuona: “Il governo ha fatto vaccinare il 90% delle persone, il governo che lei contrasta. Se si facesse quello che dice lei ci sarebbero morti a migliaia. Da mesi dice fesserie. E’ nemico della vaccinazione, lei propaganda la morte. Per ignoranza o per malafede, non lo so”. L’ex Ministro è un fiume in piena e accusa il giornalista di essere un “figurante che fa la controparte per fare aumentare l’audience. Lei ha un contratto per dire certe cose, noi no”.
Borgonovo, abilissimo a provocare, replica: “Mica è un reato, non me ne vergogno. Sarebbe un lavoro nobilissimo. Dico che il green pass è inutile e avevo ragione. Queste frasi parlano da sole. Mi dispiace le dica Gasparri, con cui abbiamo condiviso anche delle battaglie”. La curiosità è che lo scontro è tutto interno alla destra con Andrea Romano, deputato del PD, che assiste in silenzio con stupore. – chiamati a fare da spettatori, spesso stupiti e a volte divertiti.
Il duello in punta di lingua si sposta sulle attività turistiche di nuovo in difficoltà a causa della variante Omicron. “Il settore alberghiero rischia licenziamenti, glielo spiega lei alle categorie che difendeva?” è l’accusa di Borgonovo che manda su tutte le furie Gasparri: “Tu non proponi nulla, la tua ricetta è morte e chiusure. L’ignoranza dei nemici del vaccino e del certificato sanitario è portatrice di morte. La propaganda della morte va contrastata in democrazia. Lei è contro i vaccini e contro la medicina perché vorrebbe che la gente morisse. Poi farebbe la critica. E’ un caca-dubbi, non porta proposte, solo dubbi. Fa da contraltare. Faccia spettacolo, va’”. Ma il giornalista, cui non difetta la faccia di bronzo replica che in democrazia è lecito esprimere dubbi e affonda: “Non ho fatto io il disastro delle code (per i tamponi, nda), ma il governo. E’ tutta la sera che la buttate sul personale, perché siete di fronte ad un fallimento clamoroso e non avete argomenti”.