Niente quarantena dopo la terza dose, ma la mascherina FFP2 sarà obbligatoria. Si decide sui tamponi per il lavoro
Quarantena no, mascherina sì. E deve essere una FFP2 da indossare almeno una settimana. Sarebbe questa una delle misure approvate dal Comitato Tecnico Scienitifico che si è riunito esaminando le richieste presentate dalle Regioni.Cosa cambia quindi? Chi avrà un contatto stretto con un positivo continuerà a doversi sottoporre alla quarantena, a meno che non abbia già ricevuto la terza dose del vaccino. Niente isolamento automatico, quindi,, per i contatti stretti degli italiani che hanno fatto il "booster" ma loro dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per circa una settimana. Chi e come lo controllerà resta da capire.
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Due le proposte presentate per l'isolamento: chi è positivo può porre fine alla quarantena dopo 10 giorni senza tampone di verifica, purché in assenza di sintomi da almeno tre giorni; per i contatti stretti, la proposta invece è di esonerare dalla quarantena i vaccinati con terza dose o chi abbia fatto la seconda dose da meno di quattro mesi, in quanto ancora teoricamente coperto.
Cancellare al quarantena per i vaccinati anche nelle scuole: è l'ulteriore richiesta dalle Regioni al Governo. Inoltre, è stato richiesto di estendere il "super green passi" come obbligo per lavorare, il che impedirebbe di recarsi in ufficio facendo il tampone ogni 48 ore (72 ore se molecolare) come è ancora possibile oggi.
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Intanto saranno intensificati i controlli a Capodanno per verificare il rispetto del divieto di feste nei locali e all'aperto, per paura di assembramenti, e l'obbligo di mascherina. È quanto dispone una circolare del Viminale inviata ai prefetti e che invita a controlli intensi e mirati, nelle giornate festive e prefestive, in particolare nelle zone centrali delle città.