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Cambiano i colori delle regioni: Lazio e Lombardia in zona gialla, ecco chi rischia l'arancione

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Da lunedì metà Italia cambierà colore e tornerà in giallo. Non ci sono ormai differenze nelle restrizioni tra zona bianca e zona gialla dopo il ritorno all'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, ma la modifica dei colori è indicativa sul peggioramento delle situazioni negli ospedali.

Da lunedì diventeranno nove le regioni "gialle": Lazio, Lombardia, Province di Trento e Bolzano, Piemonte, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria e Veneto. C'è poi  C’è poi l’Emilia-Romagna che ha superato la soglia nelle rianimazioni ed è al 13,7% nei reparti ordinari. E anche la Sicilia rischia.

 

Il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Mentre per quanto riguarda la zona arancione scatta quando l'incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.

Nessuna regione rischia di diventare arancione in questa settimana, ma alcune si avvicinano sempre di più alle soglie. La Calabria (che è al 14,2% e al 28,1%) e la Liguria (17,7% e 28,4%). Le Marche sono in una condizione un po’ migliore (20,1% in intensiva ma 20,7% nei letti ordinari), così come la Provincia di Trento (25,6% e 17%). Il Friuli è a 15,4% e 22,2%, quindi ancora abbastanza distante dalle due soglie.

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