L'aria che tira
L’Aria che Tira, “Omicron come un’influenza”. Francesco Borgonovo a difesa dei no-vax: accanimento assurdo
Il Covid al centro della puntata del 28 dicembre de L’Aria che Tira. Sotto la conduzione di Francesco Magnani è invitato ad esprimere il proprio punto di vista il giornalista Francesco Borgonovo, che è critico per la continua narrazione che dà colpe esclusive ai no-vax: “Le terapie intensive in Italia sono piene al 12% e non sono sotto pressione, lo dice Guido Silvestri. Non sono sotto pressione neanche gli ospedali di Londra dove ci sono una marea di casi in più dell’Italia. Ormai abbiamo capito che non sono solo i non vaccinati a trasmettere il virus, se lo prendono anche i bivaccinati e i trivaccinati, con conseguenze diverse in alcuni casi. Penso semplicemente che se una persona si ammala abbia diritto a essere curata, visto che gli ospedali grazie al cielo non sono ancora in una situazione emergenziale. Mi domando che cosa si voglia fare di più nei confronti dei non vaccinati. Il lockdown tedesco, servito molto a poco nonostante fosse tanto sbandierato, c’è già in Italia, i no-vax non possono neanche prendere un caffè al bar. Prendersela con loro è abbastanza ridicolo. Non ci fa vedere il problema nella giusta prospettiva. Il punto non sono i contagi, ma le terapie intensive. Le regole si possono cambiare, non sono regole auree, ricordiamoci come andavano prima del Covid le terapie intensive. L’accanimento sui no-vax è assurdo. Per mesi - sottolinea il giornalista de La Verità - i vaccinati hanno circolato con il green pass anche se erano positivi. Persino l’Oms ci dice che andare avanti con i booster non ha senso”.
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Il giornalista viene poi interrogato sull’argomento delle lunghe file per i test che stiamo vedendo in questi giorni di Natale: “Questa corsa ai tamponi è sull'onda dell'emotività, si poteva fare lo stesso ragionamento un mese fa sul green pass e tamponi che uno non faceva da quattro mesi. Adesso scopriamo che se ti fai un tampone sei un pochino più sicuro, in tutte le TV dove va anche Pregliasco fanno fare un tampone anche da un anno e mezzo. È una grande ipocrisia che abbiamo fatto finta di non voler vedere, ma che esisteva anche prima. Fare il tracciamento oggi è un po' velleitario, visto l'aumento sproporzionato dei casi. Forse andava fatto all’inizio quando le persone arrivarono da Wuhan. Mi sembra che ci siano degli studi confortanti su Omicron, dovremo comportarci come con l’influenza. Continuare - chiude Borgonovo - a prendersela con una fetta di popolazione, che non può pagare decenni di tagli e malfunzionamento del sistema sanitario, è abbastanza ridicolo. Non è vero che i no-vax non permettono di curare gli altri malati, basta vedere il report dell’Iss”. Interviene il virologo Fabrizio Pregliasco: “Ma basta! Era andato tanto bene fino ad adesso col suo discorso…”. Magnani cerca subito di evitare la lite e riprende in mano la situazione.