Si scatena subito lo scontro sulla revisione della quarantena. Pierpaolo Sileri senza dubbi: non è il momento
L’argomento del giorno è la possibile revisione del protocollo di quarantena visto il gran numero di positivi che a sua volta si porta dietro un numero spropositato di contatti stretti che devono restare in isolamento per almeno sette giorni. L’allarme dell’infettivologo Matteo Bassetti è stato ad esempio sposato da Matteo Renzi e anche il generale Francesco Paolo Figliuolo ha aperto una riflessione sul tema Covid, mentre Pierpaolo Sileri è più tranchant: “Aspettiamo un parere del Cts. Una revisione della quarantena è sicuramente necessaria, ma non è questo il momento. Aspettiamo almeno 10-15 giorni”.
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Il sottosegretario alla Salute è intervenuto a Timeline su SkyTg24 ed ha parlato anche della possibilità di vedere la misura del lockdown per non vaccinati: “Non è necessario, per ora. Le restrizioni con il green pass rafforzato già esistono. Il crollo dei contagi registrato in Germania con il lockdown per i non vaccinati riguarda la variante Delta+. Lì è diverso. La Germania ha dovuto ricorrere al lockdown per i non vaccinati a causa della crescita esponenziale della variante Delta con la quarta ondata quando noi avevamo già il green pass da mesi. E infatti i contagi di Delta registrati in Italia non sono paragonabili a quelli avuti in Germania, così come il numero di ricoveri e morti”.
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“Oggi, con le percentuali di vaccinati che abbiamo, non credo che - sottolinea l’esponente del Movimento 5 Stelle - un obbligo possa innalzare significativamente questi numeri. In ogni caso, vediamo come si comporta Omicron. Dal 10 gennaio ci sarà il ritorno in presenza a scuola, non vedo grossi problemi. La variante Omicron è più benigna rispetto a Delta che ha determinato tanti morti”.