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A Milano gli islamici fanno ciò che vogliono. E minacciano di morte la Sardone (Lega)

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Vietato contestare il comune di Milano sull’Islam. Se ne è resa conto con qualche preoccupazione la consigliera leghista a palazzo Marino Silvia Sardone, che è anche deputata europea. “Stai bene a testa in giù", "muori bruciata", sono solo alcuni dei messaggi ricevuti dopo le sue critiche alla decisione di Palazzo Marino di spostare la preghiera islamica del venerdì al parco di Trenno ora che il Palasharp sarà chiuso per i restauri in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

"Sono giorni di violentissime minacce di morte e insulti sui social. Inviti a sgozzarmi, stuprarmi, uccidermi in casa oltre a lodi al terrorismo e alla guerra santa" ha spiegato Sardone allegando al comunicato gli screenshot dei messaggi. "Da giorni ricevo tantissime parole d'odio e di morte per la posizione, espressa dalla Lega a Milano, di contrarietà alla scelta di creare una moschea in Via Novara a Milano e per la nostra richiesta di controllare e chiudere le numerose moschee abusive che ci sono in città" ha aggiunto. "E' chiaro che in un periodo storico di pericolo legato all'estremismo islamiche - ha osservato la parlamentare europea - servono adeguati controlli su determinate realtà. Allo stesso tempo siamo contrari alla volontà delle giunta milanese di trasferire il capannone moschea dall'ex Palasharp all'area parcheggio di Via Novara. I cittadini sono contrari e il consiglio comunale aveva già escluso quest'area dal Piano delle attrezzature religiose, in quando inidoneo. Ricordiamo che questo spazio è stato utilizzato come utilissimo centro per vaccini e tamponi e sarebbe sbagliato cambiarne la destinazione proprio ora".

"Le minacce di morte che ricevo da mesi su questo tema non mi piegano e di sicuro - ha concluso - non ci fanno paura: con la Lega continuerò la nostra battaglia per il rispetto delle leggi e per la sicurezza sempre a testa alta. Non ci facciamo intimidire dagli estremisti!".

Alla Sardone ha mandato la sua solidarietà Matteo Salvini: “Insulti e minacce di morte per aver detto no alla moschea a Milano: solidarietà a Silvia Sardone, leghista ma soprattutto donna e mamma, bersagliata da volgarità e violenze intollerabili. Mi aspetto solidarietà immediata e bipartisan. E al sindaco Sala chiedo: davvero vuole offrire spazi a gente così aggressiva e intollerante?”

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