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Decreto festività, la stretta di Capodanno. Tutte le regole su feste, cenone e viaggi
Nessuna festa in piazza, nessun evento particolare, nessun ballo in discoteca. Anche per il Capodanno in arrivo è il Covid, ed in particolare la variante Omicron, a dettare l'agenda dei festeggiamenti. La situazione, in ogni caso, è di gran lunga diversa da quella dello scorso anno, quanto praticamente in zona rossa è stato vietato quasi tutto, ma per una vera e propria normalità c'è bisogno ancora di tempo. A preoccupare in maniera particolare gli italiani sono i numeri dei contagi di questi ultimi giorni, in forte crescita.
Le previsioni di un peggioramento generale della situazione nelle prossime settimane, fa crescere l'allarme e frena anche la voglia di festeggiare e di brindare all'arrivo del nuovo anno. In ogni caso, chi ha deciso di festeggiare l'arrivo del nuovo anno in un ristorante (gli esercenti in queste ultime ore denunciano, però, molte disdette) può farlo senza alcun problema.
Basta essere in possesso del super green pass, rilasciato ai vaccinati e a chi è guarito dal virus. D'altronde, dopo le ultime decisioni assunte in Consiglio dei ministri, il certificato verde rafforzato sarà necessario anche solo per poter entrare in un bar per prendere un caffè al banco. Chi, al contrario, preferisce attendere il conto alla rovescia nella propria casa può farlo senza problemi anche di numero, a differenza dello scorso anno quando erano in vigore, consigliate o meno, delle severe limitazioni.
In questi ultimi giorni segnalano gli osservatori proprio in vista di cenoni casalinghi, la spesa per la gastronomia ha fatto registrare un aumento del 25%. Nessun coprifuoco, quindi, seppur nel rispetto delle altre regole previste, e spostamenti liberi nello stesso comune, tra comuni e regioni in zona bianca o zona gialla. È possibile anche viaggiare all'estero, trascorrere le feste in zone di vacanza.
Niente Capodanno in piazza, però, vietati gli eventi, le feste e i concerti che prevedono assembramenti in spazi all'aperto. Fino al 31 gennaio saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati Dal primo febbraio e alla fine dello stato di emergenza si può entrare in discoteche, sale da ballo e locali simili dove si svolgono feste o eventi assimilabili - ad esempio luoghi nei quali si svolga musica dal vivo - soltanto con il super green pass.
Un provvedimento, quest'ultimo, che ha madato su tutte le furie i gestori dei locali, che stimano in 4 miliardi di euro le perdite per il settore, e danno per certa la chiusura di diverse attività nelle prossime settimane. In tutta Italia, ovviamente, le amministrazioni pubbliche e i privati avevano preparato diverse iniziative, tra concerti e spettacolo di fuochi d'artificio, quasi tutte annullate. Possono svolgersi regolarmente, comunque, gli eventi in programma al chiuso con il rispetto di tutte le norme previste.
Per il secondo anno consecutivo, dunque, ci si prepara a vivere un Capodanno senza festeggiamenti in piazza, da sempre simbolo dell'arrivo del giorno più atteso. Nuove regole per festeggiare, quindi, ma sicuramente con lo stesso desiderio per l'anno che verrà: la fine della pandemia.