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La terribile previsione di Fabrizio Pregliasco: 100mila contagi al giorno, nel 2022 la pandemia non finirà

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“Nel 2022 la pandemia non finirà”. La spiazzante previsione sul Covid è di Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano e membro del Cts della Lombardia. In un’intervista ad Affari Italiani il virologo vede una nube nera sopra l’Italia per colpa della variante Omicron: “Non siamo ancora arrivati al picco di questa nuova ondata, che presumibilmente si raggiungerà dopo le feste. Dobbiamo scavallare l’inverno. Ci sarà probabilmente un'altra ondata il prossimo inverno, dopo che in primavera e in estate, grazie anche al caldo e al fatto che le persone stanno maggiormente all'aperto, sicuramente si registrerà un miglioramento. Potremmo arrivare, come nelle altre nazioni, a circa 100mila casi al giorni di positivi. L'Inghilterra pare aver già scavallato il picco e la Francia lo sta vivendo in questi giorni. Gli spostamenti per le feste, i baci, gli abbracci e poi la riapertura delle scuole il 10 gennaio faranno sentire i loro effetti con il picco probabilmente attorno al 15-20 gennaio". 

 

 

“Nel 2022 - ribadisce Pregliasco - non usciremo dalla pandemia, ma dopo questo giro il numero di vaccinati sarà molto alto e di infettati e reinfettati. La prossima onda del Covid sarà quasi certamente come una brutta stagione influenzale. Potrebbero esserci delle chiusure, dei lockdown, chirurgici sul territorio nazionale a gennaio, forse solo per i non vaccinati. Sono tutte ipotesi sul tavolo, nulla si può escludere. Dopo - l’analisi a proposito della quarta dose - sei mesi la protezione della vaccinazione cala e che comunque un vaccinato può contagiare anche se in maniera certamente inferiore. In definitiva, il destino è quello del vaccino contro l'influenza. Gratuito per i soggetti fragili e anziani e a pagamento per un giovane. Andiamo verso questa soluzione anche per il Covid. Andremo verso un convivenza civile con il Covid, grazie anche all'uso sempre più ampio degli anticorpi monoclonali e all'arrivo delle pillole, come quella Pfizer, che sono interessanti strumenti per combattere la malattia”. Questa previsione si rivelerà azzeccata?

 

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