Scandalo concorsi Asl Latina, ammesse al processo tutte le parti civili
Sullo scandalo dei concorsi truccati della Asl sono state ammesse al processo tutte le parti civili. A deciderlo al termine di una camera di consiglio durata oltre un'ora il Tribunale di Latina nel corso della terza udienza. "Alla fine il Collegio penale si è pronunciato e ha accolto le richieste delle parti civili e ha respinto quella relativa all'inutilizzabilità delle intercettazioni - scrive Antonio Bertizzolo su latinaoggi.it - Il Comune di Latina è stato ammesso come parte civile insieme alla Asl di Latina, Viterbo, Frosinone. Anche la Regione Lazio sarà parte civile insieme all'Associazione Caponnetto, alla Confconsumatori e infine anche due candidate che avevano partecipato alla selezione entrano nel processo".
In aula si torna il prossimo 11 febbraio, quando saranno chiamati a deporre come testimoni l'attuale manager della Asl Silvia Cavalli, l'ex manager della Asl Giorgio Casati, l'Assessore regionale della Sanità Alessio D'Amato e poi Eleonora Di Giulio, ex Direttore amministrativo della Asl di Latina ora a Frosinone. Sul banco degli imputati l'ex parlamentare nonché segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, dirigenti della Asl ( sospesi) che facevano parte della Commissione esaminatrice. Le accuse contestate dagli inquirenti sono rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione e falso.