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Omicron, l'ultimo sospetto sulla variante. Gli infettivologi lanciano l'allarme: "Massima prudenza"

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Gli infettivologi della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali - Simit predicano prudenza durante le festività. I dati relativi alla variante omicron restano ancora incerti. In Italia il numero di contagi con questa variante è ancora limitato, ma le cifre di contagi, ricoveri e decessi sono ormai in continuo aumento e i dati dell’OMS lasciano presagire che omicron potrebbe diventare dominante in Europa. Molti Paesi si sono già blindati con nuovi lockdown o con ulteriori misure restrittive. In Italia, dove i numeri attualmente sono più contenuti che altrove, per evitare un’impennata dei contagi, sono allo studio regole che verranno varate nella cabina di regia del Governo di giovedì 23. In vista delle prossime decisioni dell’esecutivo, la SIMIT suggerisce di partire da alcuni presupposti che possano consentire una riduzione del rischio.

Molti dei consigli lanciati in queste ore sono quelli che si ripetono da tempo, ma che non perdono mai di attualità e, anzi, con la nuova variante assumono ancora maggior rilievo. “La rapidità di trasmissione della variante omicron apre la prospettiva di scenari in cui il virus possa estendere ulteriormente la sua circolazione - sottolinea il Prof. Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT - Resta pertanto fondamentale vaccinarsi e procedere rapidamente con la terza dose, unica per ora in grado di proteggerci dalla variante omicron; tenere sempre le mascherine anche all’aperto; mantenere il distanziamento; lavare frequentemente le mani; ridurre i contatti tra gruppi di persone in contesti sociali e lavorativi; effettuare un tampone se ci si reca in luoghi affollati o in caso di partecipazione a grandi eventi.

Il 2022 si annuncia ancora faticoso sul fronte pandemia. La nuova variante omicron è oggetto di studio e probabilmente il picco di questa nuova ondata nel nostro Paese sarà raggiunto nel corso del mese di gennaio. Ma l’attenzione della SIMIT è rivolta anche ai grandi temi dell’infettivologia dei giorni nostri: le infezioni da HIV; le epatiti virali,con particolare riguardo per l’epatite C e la necessità dell’emersione del sommerso; la lotta alle infezioni da microrganismi multiresistenti e la necessità di un corretto uso delle terapie antimicrobiche; l’estensione dell’impiego delle vaccinazioni, con particolare riferimento alle vaccinazioni dell’adulto e delle persone fragili; le infezioni emergenti e la Salute globale, un filone che include le malattie tropicali e le infezioni trasmesse da vettori; lo sviluppo delle rete infettivologica a livello non solo ospedaliero, ma anche territoriale. La società scientifica si appresta ad affrontare vecchie e nuove sfide con un rinnovato impegno supportato da un nuovo direttivo eletto a seguito del XX Congresso tenutosi a Milano tra il 28 novembre e il 1° dicembre.

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