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Con la variante Omicron qualcuno ci sta facendo fessi

Francesco Storace
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Ora ce la dovrebbero spiegare bene. Facciano pure il pranzo di Natale, ma Mario Draghi e Roberto Speranza chiedano chiarimenti ai loro scienziati di riferimento - magari non a quelli che cantano gioviali - e ci informino su questa variante Omicron del Covid. Perché in Sudafrica - dove sarebbe nata - stanno facendo esattamente il contrario di quel che accade da noi. Laggiù stanno dicendo basta al tracciamento dei contatti ed alla conseguente quarantena. Ovvero, l’allarme è praticamente rientrato. Noi non ce ne siamo accorti ancora.

 

 

Ad esempio, dai dati del Sudafrica c’è la conferma che la variante Omicron del coronavirus è dal 70 all'80% meno grave della mutazione Delta. Lo ha dichiarato ieri il direttore dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), sottolineando che questi dati possono non essere validi per tutti i Paesi. "Dovremmo interpretare i dati del Sudafrica con molta cautela", ha spiegato John Nkengasong a un briefing con i media. "Siamo agli inizi e la salute pubblica è una questione locale", ha proseguito. Nkengasong ha aggiunto che fattori come la giovane età media della popolazione sudafricana potrebbero avere un ruolo in ciò che si osserva nel Paese.

 

 

I ricercatori hanno confrontato le attuali infezioni da Omicron con quelle causate dalla variante Delta in Sudafrica tra aprile e novembre. Ebbene, il rischio di ospedalizzazione nei pazienti che hanno contratto la Omicron è un quinto di quello osservato nei pazienti che avevano contratto la Delta. “Per essere chiari, se il rischio di finire in ospedale per Delta fosse stato del 5%, per Omicron sarebbe dell’1%”, specifica in un post su Facebook Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta. Qualcuno in Italia ci può spiegare il motivo dell’allarme? Il fronte no-vax si amplia per le notizie diffuse senza conferme ufficiali. È bene che si faccia chiarezza.

 

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