niente scudo dall'infezione
Anche la terza dose di vaccino dà una protezione limitata: dopo 10 settimane il declino
Uno studio dell’Health Security Agency del Regno Unito evidenzia il netto calo della protezione dai vaccini dall’infezione anche con la terza dose. L’efficacia nel prevenire il contagio, viene segnalato, è inferiore con la variante Omicron rispetto alla Delta. Tra coloro che hanno ricevuto un doppia dose di AstraZeneca l'efficacia del vaccino è stata pari al 60% nel periodo tra le 2 e le 4 settimane dopo aver ricevuto un richiamo con Pfizer o Moderna, per poi scendere al 35% con un’iniezione di Pfizer e al 45% con una somministrazione di Moderna a 10 settimane dall’inoculazione. Tra coloro che hanno ricevuto una doppia dose di Pfizer l'efficacia del vaccino è stata di circa il 70% dopo un richiamo Pfizer, scendendo al 45% dopo oltre 10 settimane e rimanendo intorno al 70-75% dopo un richiamo Moderna fino a 9 settimane dopo il richiamo. Il richiamo con Moderna sembra quindi funzionare meglio secondo i dati: dà una migliore protezione, anche se sotto il 50%, anche
Leggi anche: Il bollettino da record: 44595 nuovi positivi. Mai così tanti contagi in Italia da inizio pandemia
Inoltre, nello studio inglese, è stato evidenziato un declino della protezione contro la malattia sintomatica con il passare del tempo dopo la seconda dose e anche 10 settimane dopo la dose booster, con una riduzione che va dal 15 al 25% dopo questo lasso di tempo di due mesi e mezzo. Questo declino è più veloce per le infezioni dovute ad Omicron che per quelle contratte con la Delta. È segnalato che non ci sono ancora abbastanza casi gravi di Omicron per analizzare l'efficacia del vaccino contro l'ospedalizzazione, ma ci si aspetta che dia risultati migliori sia dopo la doppia dose che dopo il richiamo.