La variante Omicron manda meno contagiati in ospedale ma buca le terze dosi, lo studio dell'Imperial College
La variante Omicron ha meno probabilità della Delta di mandare le persone in ospedale. È quanto si evince da una analisi dei dati Covid del Regno Unito svolta dall'Imperial College di Londra.
I ricercatori che hanno esaminato i casi di coronavirus hanno riferito che la nuova mutazione che si sta espandendo nel globo - giù è dominante in molti Paesi - sembra essere meno grave del ceppo Delta, almeno in base alle prime evidenze che arrivano da Scozia e Inghilterra che suggeriscono che l'Omicron sta causando un numero inferiore di ricoveri. Dato che conferma risultati analoghi ottenuti in Sudafrica.
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"La prima ricerca dalla Scozia è stata condotta dagli scienziati dell'Università di Edimburgo, in una popolazione ben vaccinata non troppo diversa dagli Stati Uniti. Il potere dello studio risiede nella ricchezza di dati conservati dal Servizio sanitario nazionale in Scozia: registrazioni dello stato del vaccino, età, sesso, condizioni di salute sottostanti e infezione da covid-19 per quasi il 98% della popolazione scozzese" scrive il Washington Post. "Lo studio, che non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria, ha rilevato che le persone infette da Omicron avevano quasi il 60% di probabilità in meno di entrare in ospedale rispetto a quelle infette da Delta, il ceppo dominante in tutto il mondo per gran parte del 2021".
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La ricerca suggerisce inoltre che le persone vaccinate di recente sembrano avere una qualche protezione contro l'infezione sintomatica da Omicron, ma meno che contro la Delta. La terza dose di vaccino mRNA è stata associata a una riduzione del 57 percento delle probabilità di sviluppare una malattia con sintomi mentre la protezione contro la Delta è oltre l'80 per cento.
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"La nostra analisi mostra prove di una moderata riduzione del rischio di ospedalizzazione associato alla variante Omicron rispetto alla variante Delta", ha affermato Neil Ferguson, a capo del gruppo di ricerca, "tuttavia, questo sembra essere compensato dalla ridotta efficacia dei vaccini contro l'infezione" con la Omicron.
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Vista l'elevata trasmissibilità della varia te sudafricana, resta il rischio che i sistemi sanitari possano essere messi in difficoltà se i contagi aumentano come nelle ultime settimane.