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Coprifuoco per no-vax, green pass ridotto al minimo e terza dose a 4 mesi: ecco il piano di Draghi e Speranza
La variante Omicron ha prodotto la massima allerta in Italia. Sulla scrivania di Mario Draghi è finito il report degli scienziati del Cts che confermano l’alta contagiosità del virus, che dovrebbe portare ad un nuovo picco entro metà gennaio. La soluzione? Aumentare le vaccinazioni e le terze dose, ma pure adottare restrizioni severe “in modo da evitare gli assembramenti che potrebbero causare conseguenze gravi”. Come riferisce il Corriere della Sera la decisione di Draghi arriverà domani ma è probabile che la dose di richiamo del vaccino anti-Covid possa essere anticipata a quattro mesi per ridurre la mancata protezione. Per spingere le persone alla somministrazione aggiuntiva sarà ridotto anche il green pass rafforzato, al momento valido per 9 mesi. È ormai scontato un passaggio ad un documento che avrà una validità di 6 mesi, se non addirittura appena 5.
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Non ci sarà invece la dura misura del coprifuoco per tutti, ma si sta riflettendo attentamente se imporlo a chi non è vaccinato. Inoltre all’interno del governo alcuni ministri vogliono l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutto il mondo del lavoro, facendo partire tale restrizione a gennaio, subito dopo le feste. Ma già alcune categorie potrebbe subire una stretta prima della fine dell’anno, soprattutto quelle più a contatto con il pubblico nel mondo dei locali pubblici e della pubblica amministrazione.
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Il tampone obbligatorio lo si avrà anche per i vaccinati per accedere in discoteca, alle feste di Capodanno e in tutti quegli eventi dove non è possibile rispettare il distanziamento. Probabile un divieto di feste di piazza per l’ultimo dell’anno. Non si avrà alcuna decisione immediata sul possibile prolungamento delle vacanze scolastiche: servirà valutare ulteriormente i dati e poi si arriverà a prendere una decisione. E le parole dei virologi sul tema hanno già scatenato un putiferio. Il futuro del Covid in Italia prende sempre più forma.