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Andrea Crisanti, che siluro a Draghi: cosa dice ora del green pass? E sulla durata della terza dose gela tutti

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Andrea Crisanti dice di non aver seguito tutta la conferenza stampa di fine anno del premier Mario Draghi ma, se gli avesse potuto fare una domanda, gli avrebbe chiesto "che fine ha fatto l'immunità di gregge con cui hanno confuso gli italiani?" E, alla luce dei dati di oggi, "il green passi funziona o no?". 

 

Il microbiologo interviene mercoledì 22 dicembre a Otto e mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, e ripete la domanda: "Ma il green pass funziona o meno? I 36mila casi" del bollettino del ministero della Salute diffuso oggi "dicono il contrario, il green pass non è una misura di sanità pubblica" dice Crisanti che ribadisce un suo cavallo di battaglia di questi mesi, ossia   he è dannoso basare la lotta al Covid su una misura politica e amministrativa come quella del certificato verde. "E non abbiamo ancora visto l'impatto della variante Omicron" continua, questi casi sono "tutti Delta". 

Ma cosa fare allora alla vigilia della cabina di regia in cui il governo deciderà le misure da mettere in campo tra Natale e Capodanno? "L'unica è tornare a mettere per settimane la mascherina FFP2 ovunque. Non c'è altra misura per abbattere la trasmissione. In questo momento c'è poco altro da fare" ammette il microbiologo.

 

Ma cosa dobbiamo aspettarci dalla variante Omicron? "In Israele partono con la quarta dose..." afferma la conduttrice. "Quello che arriva da Israele non è una buona notizia, vuol dire che hanno dati che dimostrano che la terza dose è limitata nel tempo. Se cominciano" a fare la quarte dosi "adesso parliamo di sei, sette mesi di durata" del richiamo booster.

 

Quelli di Israele, poi, sono tutti dati ricavati dal vaccino Pfizer, "qui abbiamo 48 combinazioni vaccino-infezione, non possiamo fare previsione" ammette Crisanti.

Il vero problema della Omicron è che è molto diversa e può creare grossi problemi al vaccino. "Gli anticorpi prodotti dalla variante di Wuhan difficilmente riconoscono questa variante. Quasi tutti gli anticorpi monoclonali non riconoscono la Omicron. Chi si vaccina sviluppa una sintomatologia meno grave, è vero, ma una variante così aggressiva che infetta anche i vaccinati espone i fragili e i non vaccinati, che non hanno scampo. La barriera che gli abbiamo creato noi vaccinati gli viene a mancare". 

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