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Troppi no vax, Zingaretti chiede l'obbligo vaccinale. Nel Lazio tornano le mascherine sempre, anche all'aperto

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I no vax sono troppi e non c'è altra strada per bloccare i contagi. La Regione Lazio esce allo scoperto e spinge col governo per l'obbligo vaccinale per arginare l'aumento degli indicatori Covid.

 

Ad annunciare la scelta dell'ente guidato da Nicola Zingaretti è l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato: "Il governo deve introdurre l’obbligo vaccinale. Faccio l’esempio del Lazio: ci sono ancora 400mila persone non vaccinate. Potranno sembrare poche rispetto a una popolazione di quasi 6 milioni. Ma in termini assoluti è un numero altissimo, che mette a rischio gli altri abitanti. Certo, stiamo iniettando ogni giorno 2mila prime dosi e non è poco. Ma abbiamo fatto di tutto per convincerli e ormai l’unico modo per sradicare questo zoccolo duro è l’obbligo vaccinale. Per questo chiedo all’esecutivo di introdurlo su tutto il territorio nazionale".

 

L'assessore in una intervista entra nel merito delle ultime misure al vaglio dell'esecutivo: "Personalmente, quando si dice che oltre al Super Green pass ci vuole un tampone per andare al cinema, si manda un messaggio sbagliato: si rischia di sostenere che la copertura della vaccinazione sia poco efficace. E che questo farmaco non sia l’arma principale contro il Covid - dice al Messaggero - Invece abbiamo visto che la dose booster ha aumentato le difese contro le varianti".

 

Per D'amato sono fondamentali le terze dosi del vaccino ("Non ci sono altre strade per alzare un’ulteriore barriera contro la variante Omicron. Se fossimo partiti un mese prima con il booster, ora avremmo raddoppiato la platea degli immunizzati") e insiste con l'obbligo: "Si deve recuperare il tempo perduto e a questo punto non ci resta che l’obbligo vaccinale". Non solo, è necessario procedere "limitando anche la circolazione di chi non si è immunizzato".

Nel Lazio arriveranno misure restrittive a prescindere dal possibile cambio di colore. "Il governatore Zingaretti - dice D'Amato - introdurrà a breve misure già previste in zona gialla come l’obbligo di portare la mascherina anche all’aperto. E non ne escludiamo neppure altre come l’uso delle Ffp2 sui bus o di accorciare i tempi dei controlli con tamponi ai medici, che oggi si fanno ogni 15 giorni.

L'assessore non lesina consigli per le feste: "Per la cena di Capodanno compresa quella a casa, io consiglio a tutti di chiedere ai propri commensali il Super Green pass e di invitare solo dei vaccinati, perché vanno create delle bolle di sicurezza pure in famiglia".

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