Tampone obbligatorio anche per i vaccinati, la stretta del governo per le Feste. Come cambia il green pass
La strada è segnata, da una parte il governo vuole incentivare i richiami vaccinali e ridurre la durata del green pass e dall'altra arrivano le restrizioni mentre gli italiani si apprestano a trascorrere le feste di Nata e Capodanno.
Sullo sfondo lo spauracchio rappresentato dalla variante Omicron. "Valuteremo la congruità delle misure" anti-Covid in campo "facendo una riflessione con i nostri scienziati", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Riflessione che porterà alla cabina di regia prevista per giovedì 23 dicembre durante la quale dovrebbero essere messe a punto le nuove misure.
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L’allarme era già stato lanciato poco prima da una circolare del ministero della Salute che ha avvertito che l’Italia è in una fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del Paese, e con la variante Omicron che rappresenta una crescente minaccia. Il ministero raccomanda la "tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SarsCoV2, sia a livello territoriale che ospedaliero". La strada maestra rimane quella del vaccino e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, chiede una ’moratoria' sulle "chiacchiere" riguardanti il Quirinale per concentrarsi sull’ermergenza.
Già dopo la cabina di regia e il Cdm previsti per giovedì potrebbe arrivare dal Governo il via libera a nuove misure come i tamponi obbligatori per chi partecipa a eventi pubblici, le mascherine all’aperto e l’accorciamento della durata del certificato verde. Ipotesi, quella dei tamponi obbligatori, che suscita non poche perplessità fra le forze politiche.
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"Introdurre il tampone anche per i vaccinati per accedere ai luoghi della cultura come cinema e teatri è una misura da evitare in tutti i modi", dice Roberto Rampi, senatore e capogruppo pd in Commissione Cultura: "La cultura ha una funzione primaria che va salvaguardata in ogni modo", aggiunge. Uno stop arriva anche da Fratelli d’Italia: "Imporre l’obbligo di tampone anche ai vaccinati per l’ingresso al cinema e a teatro segnerebbe il colpo di grazia per il settore dello spettacolo". Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone.
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C’è anche la possibilità che venga estenso l’obbligo di vaccino per altri ambiti lavorativi oltre a sanitari, forze dell’ordine e insegnanti. E la Campania procede a una nuova stretta sulle feste scolastiche, di laurea e compleanno in locali al chiuso, cresce il fronte di quanti auspicano l’introduzione dell’obbligo vaccinale: "Le istituzioni dovevano prevedere l’obbligo vaccinale già a luglio o ad agosto, c’è stata mancanza di coraggio", spiega Francesco Boccia, deputato e membro della segreteria del Partito Democratico. Quella dell’obbligo vaccinale è, d’altra parte, una misura su cui il Pd si era già detto a favore con Enrico Letta: "Se non c’è buon senso per la gestione del green pass obbligatorio allora bisogna arrivare all’extrema ratio, che è l’obbligo del vaccino. Io ho sempre pensato che bisognava fare di tutto per evitarlo, ma l’extrema ratio c’è", ripete da mesi il segretario.
Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera, conferma la linea: "Noi abbiamo sempre detto di essere favorevoli all’obbligo vaccinale come ultima ratio. Il Pd sosterrà questa posizione. Auspichiamo anche quel senso di responsabilità ce gli italiani hanno dimostrato di avere", spiega Serracchiani.