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Il peggio deve ancora venire, parla l'astrologo che aveva "previsto" il Covid

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Asserisce di aver previsto la pandemia con sette anni di anticipo grazie all'astrologia attiva e ora, col 2021 che volge al termine, torna a lanciare previsioni sul futuro del mondo. Parliamo di Marco Celada, fisico cibernetico convertito all'oroscopo, oggi "astrologica coach" che consiglia manager e dirigenti che cercano il favore delle stelle per loro scelte. 

 

"Dal 2015 al 2021 ci sarà il periodo più negativo di questo secolo. Più che bellica, l'emergenza sarà ambientale e sanitaria, con lo scoppio di epidemie molto aggressive" aveva detto in una intervista al Corriere della sera, con cui è tornato a parlare e a cui ha affidato nuove "bombe" astrologiche. Cosa si prevede? Poco di buono, il peggio deve ancora arrivare. "Da febbraio a maggio, l'indice ciclico planetario raggiungerà il culmine della negatività, una situazione che mai più si ripeterà nel corso di questo secolo. Ma da giugno cominceremo a uscirne" dice l'astrologo. 

 

Dietro alla previsione di Celada un complicato sistema di date e intrecci che parte dai compleanni, ossia "dalla foto del cielo in un istante preciso. Deve avvenire in un certo luogo, che va calcolato. Si chiama astrologia attiva".  Una criticità che "investiva l'intero pianeta, ed escludendo la terza guerra mondiale, non poteva che trattarsi di un problema sanitario o ambientale. Già André Barbault intorno al 1960 aveva intuito questa congiuntura sfavorevole" spiega l'astrologo che ha esaminato "l'indice ciclico planetario, una sorta di elettrocardiogramma della Terra. La sinusoide si ottiene calcolando le distanze dei pianeti fra di loro. Quando si allontanano, il ciclo è positivo; quando si avvicinano, è negativo".

 

"È ancora così. Il valore medio della distanza dalla Terra equivale a un bioritmo. Stiamo parlando di un calcolo trigonometrico. Astrologico, non astronomico. Nei 360 gradi dello zodiaco, oggi i pianeti sono tutti raggruppati nell'arco di 100-120 gradi, quindi l'indice ciclico planetario è basso. Una grossa sventura. Che però ha anche un risvolto positivo" dice Celada che nelle stelle vede un'accelerazione della ricerca scientifica sui vaccini contro le varianti del coronavirus, che "porterà nel 2022 a nuovi farmaci per la cura dei tumori".

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