si discute sul covid
Vaccino obbligatorio e tampone per gli eventi affollati: il governo prepara la stretta di Natale
Mario Draghi ha convocato per il 23 dicembre la cabina di regia del governo che deciderà le sorti dell’Italia in merito alle misure per contrastare il Covid. Secondo quanto filtra dall’Ansa l’esecutivo è al lavoro su diverse ipotesi, in primis quella di estendere l'obbligo vaccinale, che dal 15 dicembre è stato reso obbligatorio anche per il personale scolastico e per le forze dell’ordine. Ora l’ipotesi sul tavolo è quella di ampliare l’obbligo a particolari categorie di maggiore contatto col pubblico. L'eventuale valutazione sarà fatta la prossima settimana anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia: l’indagine sarà effettuata lunedì 20 dicembre per poi arrivare con tutti i dati pronti per il 23.
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Sempre nella cabina di regia si valuterà inoltre l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto e anche la possibilità di chiedere l’esibizione di un tampone negativo, oltre al green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. I ministri si confronteranno infine su una possibile riduzione della validità del green pass: al momento la certificazione verde dura 9 mesi, un abbassamento di 3 mesi rispetto alla soglia precedente.
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L’idea di estensione dell’obbligo vaccinale è sposata da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, che però vuole una misura ancora più dura: “L’obbligo vaccinale per tutti è l’extrema ratio, ma abbiamo circa 6 milioni di persone non vaccinate e che ormai non lo faranno. Siamo già siamo in ritardo e nel piano di quarta ondata. Se si vuole proteggere la popolazione, anche in vista di una diffusione di Omicron con un super afflusso di persone in ospedale, una proposta potrebbe essere di usare i prossimi 15 giorni delle vacanze di Natale per mettere un obbligo ad immunizzarsi, almeno per gli over 40, così potremmo ridurre quel numero enorme di non vaccinati. Si potrebbe approfittare - sottolinea all’Adnkronos Salute l’infettivologo ligure - delle scuole chiuse e delle ferie, e pensare ad una multa dopo il 9 gennaio per chi non si è vaccinato”.