l'ordinanza
Covid, altre quattro Regioni gialle: aumenta il livello di rischio in Liguria, Veneto, Marche e Trentino
Cambia la mappa dei colori in Italia con altre 4 regioni che da lunedì passeranno in giallo. L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza certifica il cambio di fascia per Marche, Liguria, Veneto e Trentino, portando a sette le regioni in area gialla. L'aumento dei contagi e soprattutto la pressione sugli ospedali hanno reso inevitabile il passaggio che, per le 4 regioni, era già nell'aria.
Di misura necessaria ha parlato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. «La decisione non ci fa piacere, ma è necessaria in questa fase. Per evitare che la situazione peggiori, è fondamentale che si aderisca alla campagna vaccinale», è l'invito del presidente trentino. Invito che il presidente del Veneto Luca Zaia ha inserito in un'ordinanza che anticipa gli effetti del passaggio in giallo, introducendo «principi e raccomandazioni» che saranno in vigore da stanotte alle 24 al 16 gennaio.
Tra questi, l'obbligo delle mascherine all'aperto - che sarebbe entrato in vigore lunedì - ma soprattutto una stretta sui controlli in ospedali e rsa dove sanitari e degenti saranno tamponati ogni 4 giorni.
L'ordinanza arriva in un giorno difficile perla Regione che supera i 5mila contagi in 24 ore (5.577) e che soprattutto vede un aumento dei ricoveri con il tasso di occupazione dei posti in reparto al 15%. Da qui la decisione di «blindare» ospedali, rsa e strutture sociosanitarie per mettere il più possibile al sicuro i più fragili. «Non possiamo permetterci di avere ospedali e case di riposo in tilt», ha precisato Zaia spiegando i contenuti dell'ordinanza: obbligo di mascherina all'aperto nei luoghi pubblici e al chiuso a eccezione dei under 12, test a sanitari e ai sociosanitari ogni 4 giorni e stesso periodo anche per i degenti degli ospedali e tutti gli operatori. L'ordinanza prevede anche «l'obbligo di una sola persona per accompagnare qualcuno in ospedale» e «una sola persona a visitare i pazienti in rsa e ospedale».
Sospese le visite agli ospiti delle rsa ai minori 12 anni e i rientri in famiglia degli ospiti di rsa e strutture sociosanitarie: in caso di uscita, per il rientro in struttura scatterà un primo test, la quarantena 7 giorni e un altro tampone.
Tra le regioni a rischio, si salva invece la Lombardia, ancora in bianca, mentre il Friuli Veneza Giulia dovrebbe evitare un ulteriore peggioramento con un eventuale passaggio in arancione, come precisato dal governato Massimiliano Fedriga. Anche il Lazio passerà un «bianco» Natale anche se l'assessore alla Salute Alessio D'Amato non esclude un Capodanno in giallo. Salva anche la Campania dove sono stati riaperti i reparti delle terapie intensive e dove un'ordinanza del presidente Vincenzo De Luca vieta dal 23 dicembre al 1° gennaio il consumo di cibo e bevande, alcolici e non alcolici, all'aperto. Una decisione, sottolinea De Luca che «era il minimo, non è la ghigliottina. Il minimo di prudenza e di senso di responsabilità da acquisire. Non è un grandissimo sacrificio».