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Misure drastiche urgenti: a In Onda Matteo Bassetti vuole il cambio di passo contro la variante Omicron

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Qual è la situazione reale negli ospedali? A rispondere a questa domanda è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all'ospedale Policlinico San Martino di Genova, ospite della puntata del 18 dicembre di In Onda, programma del weekend di La7 condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio. “Continuiamo ad avere ricoveri, anche se almeno in Ligura si  potrebbe dire di aver raggiunto un plateau” esordisce l’infettivologo, che poi va più nello specifico: “Probabilmente abbiamo raggiunto un picco e ora ci auguriamo di avere una discesa. Abbiamo tanti malati gravi che sono quelli non vaccinati, che sono in terapia intensiva. I malati vaccinati fortunatamente non sono gravi, cioè sono positivi al tampone ma hanno altre problematiche rispetto al Covid. L’85% delle terapie intensive è occupato dai no-vax, nei reparti ospedalieri la percentuale è del 60-40, con no-vax in maggioranza e i vaccinati che hanno un quadro decisamente più blando”.

 

 

Bassetti passa poi ad un’analisi della potenza della variante Omicron: “Bisogna un po’ capire, le informazioni che arrivano sono un po’ allarmanti. A Londra c’è un terzo di popolazione non vaccinata, quindi la variante Omicron corre più velocemente dove c’è meno copertura vaccinale. Diamo una rassicurazione, questa mutazione è coperta perfettamente con tre dosi di vaccino. Si può stare tranquilli. È molto urgente provvedere a delle misure, che non sono quelle prese fino ad oggi. È arrivato il momento di parlare di obbligo vaccinale per tutti gli over40 e bisognerebbe - prosegue il medico ligure - riuscire a farlo in questo momento di vacanze a scuola. Dal 10 di gennaio chi non è vaccinato dovrebbe essere sanzionato. Non possiamo permetterci di arrivare ad una quinta ondata, che ci potrebbe essere alla ripresa delle scuole, avendo 6 milioni di non vaccinati e tanti altri che non hanno ricevuto la terza dose. Non dimentichiamoci che abbiamo molti italiani con una sola dose di vaccino”.

 

 

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