"Calo intensive a breve". Italia, il rapporto europeo che fa sperare. Già finita la quarta ondata?
La quarta ondata per l'Italia potrebbe già essere agli sgoccioli. I casi aumenteranno ancora, ma le ospedalizzazioni e le morti potrebbero stabilizzarsi, mentre i ricoveri in terapia intensiva calare.
L’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, prevede questo per l’Italia nell’ultimo report settimanale che analizza la situazione Covid-19 nei vari Stati di Unione europea e Spazio economico europeo.
Nel nuovo bollettino il nostro Paese è fra i 6 classificati al livello di «moderata preoccupazione», insieme ad Austria, Bulgaria, Islanda, Malta e Slovenia. Mentre scende da «molto alto» (8,3 su 10 nel rapporto precedente) ad «alto» (6,8 su 10) il livello di preoccupazione per l’intera area.
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Il report è relativo alla settimana 49, quella terminata domenica 12 dicembre, e le previsioni che contiene riguardano i 14 giorni successivi, quindi le settimane 50 (termine il 19 dicembre) e 51 (termine il 26 dicembre).
Intanto buone notizie arrivano anche sul fronte cura. A gennaio infatti dovrebbero essere disponibili le pillole della Pfizer. Ad annunciarlo è il consci,ente del commissario Guido Rasi: «Il monlupiravir si è rivelato molto meno importante di quello che pensavamo, il farmaco della Pfizer sembra molto utile e arriverà a giorni il via libera e probabilmente la disponibilità ai primi di gennaio» le parole a Sky.
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Confermate dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Ci auguriamo ed è auspicabile che arrivi e probabilmente arriverà» a gennaio la pillola antivirale di Pfizer ma «dobbiamo fare una riflessione: parliamo di cure e per poterle fare devi prenderti il Covid, io preferisco non prenderlo e oggi l’unica arma che abbiamo è il vaccino».