da lunedì
Natale in zona gialla per altre quattro Regioni: Lazio col fiato sospeso. Vita dura senza super green pass
Cambia colore la mappa del Covid delle relative restrizioni. In arrivo altri per le Regioni, che saranno ufficializzati domani giovedì 17 dicembre dopo la riunione della Cabina di Regia per il monitoraggio dei dati, per entrare in vigore lunedì prossimo.
Sono diverse le Regioni-Province autonome che stando alla rilevazione Agenas aggiornata a giovedì 16 dicembre, hanno superato i due parametri che portano alla zona giallo, ossia le terapie intensive oltre il 10% di occupazione e i posti letto ordinari oltre il 15% (il terzo parametro è l’incidenza oltre 50 per centomila, già abbondantemente superato). Si tratta di Veneto, Marche, Liguria e la Provincia di Trento.
Leggi anche: Vaccino ai bambini, boom di prenotazioni nel Lazio. Si parte allo Spallanzani con i clown
Il Veneto ha il 15% di intensive e il 16% di posti ordinari, le Marche il 14% e il 16%, la Liguria il 14% e il 18% e Trento il 21% e il 18%. Si salverebbe per un filo la Lombardia, con il 10% di occupazione nelle rianimazioni e il 14% nei reparti ordinari, così come il Lazio, rispettivamente al 12% e al 13%. Le quattro Regioni che dovrebbero cambiare colore, raggiungeranno il Friuli, la Calabria e la Provincia di Bolzano, già in zona gialla.
Leggi anche: Covid, Roberto Speranza non vuole turisti no-vax in Italia: via libera alla quarantena. Niente mascherine all'aperto
Natale in giallo, insomma, per mezza Italia. Ma cosa si può fare con il primo grado di restrizioni dopo il bianco? Per chi ha il super green pass non cambia nulla rispetto alla zona bianca: chi non è vaccinato (o guarito), invece, non può sedersi all'interno in bar e ristoranti, andare al cinema, teatri, concerti, stadi, discoteche, feste e cerimonie. Inoltre in zona gialla torna l'obbligo delle mascherine anche all'aperto, oltre che al chiuso.