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Il "patriota" al Quirinale manda in tilt David Parenzo. Sinistra terrorizzata da una parola

Arnaldo Magro
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«Patriota» ovvero persona votata all’esaltazione ed alla difesa, di una idea nazionale e politica. Non serve essere raffinati esegeti dunque, né essere imparentati con Nicola Zingarelli, per capire il significato del termine. Eppure a sinistra sembra proprio indigesto. Quasi fosse vietato usare quella locuzione. Solo «sovranisti» e «populisti» sono considerate forse, espressioni peggiori.

 

Non va giù a David Parenzo, che la Meloni possa auspicare ad una figura patriottica per il bene del Paese: «È una sgrammaticatura vera, il Quirinale è istituzione indipendente dalla tessera di partito. È un ragionamento di una gravità inaudita». Che il Quirinale sia istituzione super partes, anche qui, basta aver nozioni basiche della Costituzione, che gli ultimi due Presidenti della Repubblica avessero la tessera del Pd, basta invece leggere la storia di entrambi.

 

Non piace in generale, che la destra possa riconoscersi come identitaria. Roberto Saviano, prima che la sentenza per plagio lo coinvolgesse in cose molto più serie, sosteneva addirittura che: «Atreju non fosse affatto un eroe della destra, bensi di sinistra». Stefano Bonaccini su Twitter non accettando repliche in merito: «La Meloni non votò Mattarella Presidente della Repubblica, vuol dire che non lo ritenne un buon Patriota, giusto? È Roba da matti». Difficile da capire perché il centrodestra, sette anni fa, dovesse a tutti i costi, votare un candidato della sinistra. Questa più che roba da matti, sembra fantascienza pura.

 

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