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Non hanno dignità: esplode la polemica di Francesco Boccia sui no-vax e le leggi razziali

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Un attacco ai no-vax e a chi prova a paragonare le leggi razziali volute dal fascismo con le misure anti-Covid pensate dal governo di Mario Draghi. Ad alzare la voce è Francesco Boccia, ex Ministro per gli Affari regionali e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale del Partito Democratico, intervenuto a Bisceglie al congresso provinciale Anpi Bat: “La Resistenza fu lotta per la democrazia e per i diritti negati. La Resistenza si alimentò da un’indignazione popolare che divenne il cuore collettivo di chi credeva nella libertà distrutta e negata dal fascismo. Nella Resistenza ci sono le origini stesse della Repubblica e della nostra Costituzione. Il movimento della Resistenza all’occupazione nazifascista fu caratterizzato in Italia dall’impegno unitario di orientamenti politici diversi, dai comunisti, agli azionisti, ai monarchici, ai socialisti, ai democristiani, ai liberali, ai repubblicani fino agli anarchici del tempo, tutti uniti contro i fascisti. I no-vax che oggi osano fare paragoni con le leggi razziali o con quella fase storica, offendono la storia collettiva del Paese e non hanno la dignità di parlare della Resistenza”.

 

 

“Garantire la salute pubblica per proteggere la vita - ha sottolineato Boccia - significa battersi per il diritto universale alla salute scolpito nella nostra Costituzione. Anche per questo, per difendere ancor di più salute e scuola, serve praticare la Resistenza attraverso la memoria che vive sulle gambe di ognuno di noi. Ognuno di noi - conclude l’esponente Pd - deve fare la propria parte vaccinandosi”.

 

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