"E Babbo Natale?" Il confronto col giurista no vax è un disastro. L'aria che tira, Bassetti e Roncone contro Mattei
A L'aria che tira, venerdì 10 dicembre, in barba a chi invoca la necessità di non invitare i no vax nelle trasmissioni tv, si consuma lo scontro sul vaccino. L'evento scatenante è il convegno che si è svolto a Torino dove professori universitari e personaggi di vari ambiti hanno esposto critiche e dubbi sulla gestione della pandemia, coordinati dal giurista Ugo Mattei. Che tra l'altro in una intervista a Repubblica ha lasciato intendere che il movimento no vax e no green pass potrebbe sfociare in un partito politico, di stampo "olistico" ha detto al quotidiano.
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Nella trasmissione condotta da Myrta Merlino su La7 c'è in collegamento Matteo Bassetti che torna a lanciare l'allarme sull'aumento di casi Covid e il reelativo affollamento dei reparti degli ospedali. L'infettivologo del San Martino di Genova usa parole durissime nei confronti dei no vax, e annuncia che non farà sconti a quelli che ha denunciato per aggressioni e minacce. "Anche a quelli che mi hanno inviato lettere di scuse per evitare le condanne... Io andrò avanti in tribunale fino all'ultimo grado di giudizio in sede penale e civile, li farò pagare fino all'ultimo euro" è la dichiarazione di guerra di Bassetti, che bacchetta anche la tv per aver dato troppo spazio ai no vax.
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Insomma, quando parla Mattei il clima è già bello caldo. "Ho letto che lei non è vaccinato..." dice la conduttrice. "Io non voglio parlare della mia salute, non interessa a nessuno" dice il giurista. "Voglio parlare di emergenza costituzionale e di pensiero critico" dice il professore che ha fondato l'associazione Dubbio precauzione. I giornali hanno riportato alcune tesi uscite dal convegno di Torino, tra negazionismo e folklore: "I media dominanti hanno ignorato nove ore di dibattito con quasi tutti docenti universitari e hanno parlato di terrapiattisti".
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Per il giurista non bisogna pensare al vaccino "con una fede incrollabile, come fa Bassetti. Nella riflessione critica tutto" va analizzato, anche la reale pericolosità del Covid, l'efficacia del vaccino e le presunte mire "fasciste" del governo di Mario Draghi. "In questo dubbio ci sta tutto" riassume la Merlino, mentre l'altro ospite, il giornalista del Corriere della sera Fabrizio Roncone, riscalda le polveri: "Sì, anche che Babbo Natale esiste". Il prof non condivide l'ironia: "La riflessione storica sulle ragioni che hanno portato ai governi di Mussolini e Draghi ci sta". E la situazione sfugge di mano. "Sì e nessuno è andato mai in Lapponia per vedere se Babbo Natale esiste davvero" conclude Roncone.