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Arriva il ddl Zan europeo. Reati d'odio e d'opinione, l'ultima crociata di Ursula

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Arriva il super Ddl Zan europeo. Da Bruxelles arriva la spinta per cambiare le norme sui reati di odio a colpi di sanzioni. Insomma la legge contro l'omotransfobia su cui si è incaponito il Pd e che è finita nel cestino parlamentare può rientrare dal finestrone europeo. A dare i dettagli dell'operazione è l'europarlamentare di Fdi-Rcr Nicola Procaccini, coordinatore per il gruppo dei Conservatori e riformisti europei nella commissione Libertà civili del Parlamento europeo.

 

"La Commissione europea ha posto le fondamenta per la realizzazione di un mega Ddl Zan. Monitoreremo da vicino l'evoluzione di questo processo. Non permetteremo che la libertà di pensiero e di parola vengano sacrificate ad esclusivo vantaggio dell'ideologia" ha annunciato ieri Procaccini. Ma di che parla? "Il rischio è che una definizione dei reati di odio, e di incitamento all'odio, a livello europeo, così come la predisposizione di sanzioni destinate a punirli, diventino l'occasione per inserire nel quadro legislativo europeo il reato di opinione, con tutte le conseguenze in termini di censura del pensiero critico, e non allineato, che questo comporterebbe. L'introduzione tra gli eurocrimini dei reati di odio e di incitamento all'odio basati sul genere risulterebbe fuorviante anche dal punto di vista giuridico" spiega l'eurodeputato del partito di Giorgia Meloni.

 

Il tutto è contenuti in una Comunicazione ufficiale approvata dalla Commissione Ue sugli eurocrimini in forma scritta. Ora l'iter prevede che la proposta sia avallata dal Consiglio dell'Unione all'unanimità in modo che poi sia inserita nella definizione di euro crimini (nei quali reintrerebbero tutti reati d'odio e omofobia) e quindi passerà alla votazione in Parlamento.

 

C'è però chi l'odio lo vede nella mossa della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, come l'eurodeputata Susanna Ceccardi: "Non è forse, anche quello, odio nei confronti dei cattolici e di chi pensa che la Vergine Maria e i simboli cristiani siano sacri?" dice la leghista ricordando la comunicazione interna sul  linguaggio inclusivo ritirata dal governo Ue dopo le polemiche sul Natale da rimuovere aa tutti i costi. 

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