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Green pass e autoritarismo "alla cinese", lo scenario inquietante di Massimo Cacciari a Piazzapulita

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Come è noto il filosofo Massimo Cacciari è passato da oracolo del centrosinistra a rinnegato per le sue posizioni contro la misura del green pass e del certificato verde rafforzato messa in campo dal governo contro la pandemia. Mentre si dibatte sull'invitare o meno i no vax nelle trasmissioni tv, l'ex sidnaco di Venezia torna sulla deriva autoritaria delle democrazie occidentali sulla spinta delle misure anti-Covid in una intervista a Piazza Pulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7. 

 

"Domani non  ci sarà più l'emergenza sanitaria ma potrà esserci quella ecologica e ambientale, ti dicono puoi usare la macchina solo il sabato. Non possiamo inseguire l'emergenza" spiega Cacciari giovedì 9 dicembre. Il filosofo vede un rischio di autoritarismo, ma non di fascismo: "È fuori da ogni interesse da parte di chi governa". 

 

Il "nuovo autoritarismo potrebbe essere alla cinese" spiega Cacciari, "una strana democrazia, una tecnocrazia democratica. In altre parole si va verso una tecnocrazia svuotata, "dove tutto è procedura. Come adesso è svuotato il Parlamento.  Mario Draghi è il volto di questo cambiamento? No, è il rappresentante dell'inevitabile processo di globalizzazione finanziarioeconomica, non c'è governo che non possa tener conto di questa situazione, dovendo godere della fiducia degli apparati finanziari. Non possono che esserci al governo persone di fiducia di questi apparati".

 

Poi si entra nel vivo del provvedimento della discordia, ossia il green pass. "È evidentemente discriminatorio. È utile farlo? Che i vaccini siano serviti è pacifico. Altrettanto pacifico che nel tempo i vaccini vanno diminuendo la loro efficacia. Giunti al 90 per cento dei vaccinati della popolazione a rischio è pensabile che il super green pass sia la norma che blocca il contagio?" si chiede il filosofo, esponente del Pd. "I dati che abbiamo non ci dicono che anche i vaccinati sono nella condizione di contagiare e di essere contagiati?"

 

In studio per commentare le parole del filosofo arriva Roberto Saviano,. Si dice d'accordo sui rischi dell'emergenza continua e della deriva tecnocratica della democrazia sollevati da Cacciari, ma quando si tratta di criticare il green pass e il governo "non lo seguo", dice lo scrittore idolo della sinistra, "non lo seguo quando parla di scienza".  

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