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Vaccino col braccio di silicone, "perché l'ho fatto": da Giletti l'incredibile giravolta del dentista di Biella

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Guido Russo, dentista di Biella, una vita tranquilla e lontano dai riflettori, almeno fino a qualche giorno fa. È l'uomo che si è presentato per ricevere il vaccino anti-Covid con un braccio finto in silicone ed è finito alla berlina sui giornali di mezzo mondo. Mercoledì 8 dicembre vuota il sacco a Non è l'arena, il programma condotto su La7 da Massimo Giletti. 

 

"Ho fatto tutti i vaccini. Mi avete già giudicato e condannato. Se sono no vax? È difficile da definire..." svicola subito il dentista finito sui giornali di tutto il mondo per la sua "performance", come la definisce lui stesso.  "Sono contrario al vaccino per il Covid, tutti gli altri li ho fatti. Cinque solo questa estate" dice il medico a Massimo Giletti. "Li ho fatti per dimostrare che non sono no vax. Ho paura del vaccino per il Covid". 

 

Poi entra nel vivo del giorno incriminato. "Ho costruito un supporto di gommapiuma per attaccare il braccio in silicone" racconta l'uomo che spiega di aver pianificato il "trucco". Giunto all'hub vaccinale, dopo aver compilato i moduli e fatto la fila ha installato il braccio in uno sgabuzzino. Il trucco naturalmente è stato scoperto dall'infermiera che lo ha accusato: "Voleva prendermi in giro". Poi è arrivata un'altra collega, a cui l'uomo ha ribadito: "Non voglio fare il vaccino", ha così firmato la rinuncia alla dose e se ne è andato. 

 

"Volevo che in quel momento arrivassero tutti, chiamassero i carabinieri, speravo di  avere un po' di audience e lanciare un messaggio, una provocazione. Per lanciare una mia protesta personale, ovvero che adesso gli italiani fanno la libera scelta di fare il vaccino ma altre categorie come medici, insegnanti e forze dell'ordine sono obbligati", dice l'uomo. 

Ma allora perché non ha filmato tutto, dice incredulo Giletti. "Volevo fare una denuncia" continua l'uomo che sottolinea come la protesi fosse così artigianale che era certo che sarebbe stato scoperto. "Non volevo truffare lo Stato, era tutta una messinscena" per dimostrare come per i pazienti sia più sicuro andare da un medico che ha avuto un tampone negativo piuttosto che uno vaccinato.

In studio pare a tutti una arrampicata sugli specchi. Per Luca Telese la "provocazione dadaista" non è neanche da prendere in considerazione: "Ha fatto una cosa folle, in ogni caso". 

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