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Covid, ecco chi rischia il Natale in zona arancione. Mezza Italia in giallo durante le feste

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Nonostante la situazione dei contagi non sia allarmante come lo scorso anno, dove abbiamo passato le festività di Natale con pesanti limitazioni e spostamenti giornalieri possibili soltanto con il contagocce, anche quest’anno in Italia qualcuno non trascorrerà le feste senza pensare al Covid. L’andamento dei ricoveri in ospedale nei reparti ordinari e in terapia intensiva segnala un aumento e secondo quanto riferisce La Stampa almeno mezza Italia è destinata a passare in zona gialla nei prossimi giorni. 

 

 

Secondo i dati Agenas aggiornati a ieri sera sono nove le regioni pronte a lasciare il bianco prima del 25 dicembre: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Alto Adige, Trentino e Veneto. Questi territori sono tutti oltre la prima soglia di guardia del 10% di letti occupati nelle terapie intensive e sono ad un passo dalla soglia del 15% dei letti occupati nei reparti ordinari, due fattori che comportano il passaggio in zona gialla. Gli esperti prevedono che le soglie verranno raggiunte in una-due settimane. Addirittura per il Friuli, già in giallo, lo spettro è quello della zona arancione a causa dei numeri Covid: il 16% dei letti in terapia intensiva e il 24% di quelli in area ordinaria sono occupati da malati che hanno contratto il virus.

Cosa cambia in zona arancione? In questa fascia di colore non cambia nulla per vaccinati e guariti, mentre per i non vaccinati scatta il divieto di non spostarsi dal proprio comune se non per motivi urgenti. Restano aperte tutte le attività, come nella gialla (l’unica differenza rispetto al bianco è l’introduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto, non c'è neanche la chiusura delle discoteche), ma solo chi ha il super green pass potrà accedervi. Con questa colorazione, quindi, il green pass ‘base’, che si ottiene con il tampone, non darà più l'accesso neanche a palestre e piscine. 

 

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