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Islam, schiava a 14 anni dal padre padrone: e la sinistra muta. Meloni smaschera buonisti e femministe

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Costretta a un matrimonio combinato e ridotta in "schiavitù": da Ferrara, non lontano da Novellara e da Reggio Emilia teatro della drammatica sparizione di Saman,  arriva l'ennesima storia di un padre padrone musulmano e delle tremende violenze subite da una giovane a partire dall'età di 14 anni.

 

La vittima è una ragazza che oggi di anni ne ha 18, originaria del Marocco. La giovane residente in Emilia voleva vivere all'occidentale ma il padre, aiutato dall'altro figlio, un 32 enne, prima l'ha fatta ritirare da scuola e poi l'ha rinchiusa in cantina. A raccontare la storia, che inizia quando la giovane è ancora minorenne,  è il Resto del carlino. La ragazza viene poi data in moglie a un cugino in Marocco, da dove scappa dopo qualche mese e rientra in Italia in nave. 

Arrivata a  Ferrara si costruisce una nuova vita grazie all’aiuto di alcuni amici e il lavoro in un ristorante del centro. Quando il padre la trova di nuovo in Italia scattano la nuova fuga in autobus, inseguita dal genitore, e la denuncia alla polizia. 

 

L'uomo, 56 anni, viene arrestato per maltrattamenti, minaccia grave e sequestro di persona in concorso con il figlio 32enne, destinatario di altri provvedimenti restrittivi come la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sorella.

 

"Legata e rinchiusa in cantina. Costretta a sposare il cugino di 32 anni e fare sesso con lui. Un calvario iniziato quando era ancora minorenne. Ora serve una pena esemplare per il padre orco: da noi non c’è spazio per il fondamentalismo islamico. Dove sono buonisti e femministe?" accusa la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni rilanciando sui social un articolo sulla vicenda. Dalla sinistra buonista solo silenzio. 

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