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"Altri due anni?" Fine pandemia e variante Omicron, la sentenza di Ilaria Capua da Lilli Gruber

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La variante Omicron è stata dipinta in modo peggiore di quello che realmente si sta dimostrando. Ne è convinta Ilaria Capua, virologa dell'Università della Florida. Mercoledì 8 dicembre a Otto e mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, si commenta la notizia che la variante Omicron è caratterizzata da un aumento della contagiosità ma da una malattia provocata più lieve della Delta.

 

La novità "arriva da canali ufficiali con dati validati e solidi - dice Capua - Secondo l'aspetto virologico è una buona notizia che il virus non sembra dare casi più gravi. Il fatto che sia più trasmissibile" è coerente col fatto "che il virus è un po' diverso dai precedenti e può sfuggire".

 

Ma con le terze dose siamo al sicuro? Pfizer ha affermato oggi che la variante sudafricana non "buca" il vaccino. "Il richiamo è l'ultimo pezzo del muro che stiamo costruendo contro questo virus - dice l'esperta - Anche i dati di oggi resi disponibili dalla Pfizer mostrano che se uno è vaccinato con tre interventi la risposta è ottima ed è in gradi di bloccare anche la variante Omicron la quale, poverina, ha subito una sorta di gogna mediatica perché e ne è parlato troppo e male". 

 

In Gran Bretagna si torna alle restrizioni: smart working, mascherine all'interno e green pass. La domanda della Gruber è duplice: quando usciremo dalla pandemia? Ci vorranno ancora almeno due anni? "Dobbiamo raggiungere un livello di immunizzazione nella popolazione elevato - replica Capua - In Italia, Spagna e Portogallo abbiamo coperture che si avvicinano al 90 per cento e siamo messi molto meglio di altri Paesi. Il problema riguarda tutta l'Europa, meno ci vaccineremo e più durerà la pandemia". 

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