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Omnibus, Andrea Crisanti denuncia l'autocensura su vaccini e informazione. La bordata ai colleghi

Giada Oricchio
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“La comunicazione sui vaccini soffre di autocensura”.  Il microbiologo Andrea Crisanti, finito nel mirino delle critiche dei colleghi per aver espresso “prudenza” sul vaccino ai bambini, ha rilasciato un’intervista a "Omnibus” su LA7, martedì 7 dicembre, e ha bacchettato di nuovo il mondo scientifico.

La conduttrice Gaia Tortora gli ha chiesto se è ipotizzabile una quarta dose contro il Covid e il professore ha evidenziato: “Tra qualche mese sapremo se ci sarà o no una quarta dose. Ma io penso che la comunicazione sui vaccini soffra di una specie di autocensura per la paura di scoraggiare le persone o dare argomenti a persone che si oppongono ai vaccini creando un cortocircuito nella comunicazione. Se si dà il messaggio: ‘siete tutti vaccinati e siete sicuri’, si dice una cosa non corretta. Si è più sicuri, non totalmente sicuri”.

Poi senza fare nomi e cognomi, ha punzecchiato chi (molti erano rappresentanti delle Istituzioni, nda) per mesi ha parlato di salvifica immunità di gregge: “Invece di dire che avremmo raggiunto l’immunità di gregge a settembre, cosa che si sapeva da giugno, la cosa migliore era dire fin da subito ‘intanto facciamo le prime due dosi e poi organizziamo la terza’. Quando abbiamo ricevuto altri vaccini abbiamo fatte diversi richiami, non è una cosa stranissima farne tre”.

Andrea Crisanti ha spiegato che la vaccinazione dà un livello di protezione estremamente elevato però ci si può infettare: “La probabilità aumenta con il passare del tempo, quello che oggi sappiamo con sicurezza è che dopo sei mesi la protezione dei vaccini contro l’infezione cala al 40% e la protezione contro la sintomatologia grave cala dal 95% al 60-65%. Le buone notizie sono due: il livello di protezione resta ancora abbastanza elevato e la terza dose, come visto in Israele, ripristina completamente la protezione”.

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